Stasera, per il match di Coppa Italia contro il Parma, tornerà titolare un giocatore nerazzurro che si è visto davvero poco in campo negli ultimi tempi. Dall’ultima volta, sono passati più di due mesi… Il ragazzo avrà altre chances di confermarsi in nerazzurro? La sua avventura appare agli sgoccioli
L’ultima volta che il Tucu Correa è sceso in campo da titolare con l’Inter fu a Monaco di Baviera, contro il Bayern. Una partita giocata (malino) il primo novembre. E solo ora arriva un’occasione, l’ennesima, per mostrare quel valore fino a oggi mai espresso fino in fondo.
Probabilmente, se Lukaku fosse stato disponibile, Simone Inzaghi avrebbe comunque schierato Correa contro il Parma, magari proprio in coppia con il belga. La partite di Coppa Italia contro le squadre minori sono fatte anche per questo: per vedere in campo chi ha giocato meno o chi ha bisogno di rivalutarsi, anche in vista di una cessione.
In realtà, l’Inter sfiderà il Parma in un turno di Coppa tutt’altro che scontato: con la squadra stanca, il centrocampo minato da gravi assenze (mancano Brozovic, Barella e Calhanoglu) e il morale a terra, l’impressione è che i nerazzurri possano rischiare più del previsto. Osservato speciale della partita sarà Correa, che avrà la sua possibilità di tornare protagonista, dopo mesi di sfortunati stop e prestazioni deludenti. Ad Appiano Gentile, però, tutti danno ormai per scontato che l’argentino partirà a fine stagione. La sua avventura è agli sgoccioli: il ragazzo non ha mai offerto alla maglia sostanza né affidabilità atletica.
Il Tucu non è ancora in forma. Per questo, anche nelle ultime partite del 2022, è rimasto spesso in panchina o ha giocato soltanto negli ultimi minuti disponibili. Ebbene, anche il 2023 pare cominciato maluccio per l’attaccante ex Lazio.
Avventura agli sgoccioli: ecco perché Correa andrà via
La speranza comune, comunque, è che il Tutu non riviva un anno tanto infame quanto lo è stato il 2021. La partita di Coppa Italia di stasera tra Inter e Parma potrà essere utile poi anche ad Asllani, che come Correa, finora, non ha trovato molto spazio.
Il centrocampista albanese si giocherà addirittura la possibilità di essere schierato titolare in Supercoppa il 18 gennaio, qualora Brozovic e Calhanoglu dovessero essere entrambi indisponibili. E anche l’argentino, dovesse dare qualche insperato segnale di miglioramento, potrebbe trovare più spazio nei prossimi giorni, complice l’infortunio di Lukaku.
L’intenzione di Marotta è quella di vendere il Tucu per più di 15 milioni, in modo da non rischiare una minusvalenza troppo pensante. L’unico affare possibile al momento sembra però una cessione in prestito, al Siviglia. Per questo i dirigenti nerazzurri stanno trattando per trovare una formula più adeguata alle esigenze del club. Il prestito, in questo senso, dovrebbe prevedere almeno un diritto di riscatto fissato intorno ai 18 milioni di euro. Ma, a oggi, sembra che l’argentino piaccia solo a Jorge Sampaoli, attuale tecnico del Siviglia.
Sfortunato e coraggioso
Finora, all’Inter, Correa ha giocato in tutto cinquantacinque partite, segnando solo nove goal. In questa stagione, le presenze (spesso da subentrato) sono diciannove e le reti tre. Troppo poco per giustificare il grande investimento fatto dalla società per strapparlo alla Lazio. L’argentino, quando chiamato in causa, è apparso sempre fragile, molle. poco cattivo e convinto. In più è stato anche sfortunatissimo.
Non ha partecipato al Mondiale, dov’era stato convocato, perché bloccato in ritiro da un’infiammazione al tendine d’Achille. Ed è probabile che se si fosse fermato nelle settimane precedenti, come fanno molti campioni in vista della Coppa del Mondo, il ragazzo avrebbe potuto smaltire il problema e partire per il Qatar.
In questo modo sarebbe diventato un campione del mondo. Invece, il Tucu è rimasto a disposizione di Inzaghi, giocando, in alcuni casi, solo grazie a una massiccia dose di infiltrazioni. Si è sacrificato per l’Inter… Senza però che questo sacrificio abbia offerto un valore tangibile alla squadra.