Con l’Empoli è arrivata la sesta sconfitta in campionato, nel solo girone d’andata. Il tecnico eguaglia Stramaccioni
L’Inter di Inzaghi non stupisce più. In negativo, si intende. È una squadra umorale, che alterna grandi a pessime prestazioni come quella di ieri sera con l’Empoli.
Ci sono dentro tutti i difetti del suo allenatore nella gestione della rosa e nella scelta dei cambi a gara in corsa; ci sono dentro tutti i problemi legati a un gruppo composto perlopiù da giocatori in scadenza – e qui le colpe sono della società – alcuni dei quali con la valigia in mano e forse la testa altrove. Per esempio: che fine ha fatto Dumfries, scontratosi con un suo compagno a Monza?
L’olandese come altri, distratti dal mercato ma in generale eccellenti nella gara secca quanto inaffidabili sul piano della continuità che è requisito indispensabile per la vittoria di un campionato. A proposito, non è terminato nemmeno gennaio e l’Inter è già fuori dalla corsa allo Scudetto: -13 dal Napoli, nonostante il successo nello scontro diretto di venti giorni fa.
Questa è una squadra da rifare per metà, dalla difesa all’attacco. Incomprensibile il tentativo di rinnovo di de Vrij, comunque ieri tra i pochi a salvarsi; non capiremmo la conferma di Lukaku, a meno di un ritorno di Conte (e Pintus). Per non parlare dei mezzi giocatori come Correa e Bellanova, un esterno che a 22 anni non è capace o non ha il coraggio di puntare e saltare l’uomo che esterno è… Qualche appunto poi ai cosiddetti big, in particolare a Barella: quando capirà che, giocando solo sui nervi, in maniera esagitata, fa solo il male di se stesso e della sua squadra? Forse i troppi complimenti lo danneggiano. Anche lui è chiamato a un salto di qualità.
Delle domande poi ce le poniamo anche sullo stesso Inzaghi. Bella la Coppa Italia, una soddisfazione le due Supercoppe ma all’Inter non possono bastare. I problemi finanziari del club hanno impoverito l’organico, questo è indubbio, ma il cammino dell’Inter in campionato è stato fin qui troppo deficitario rispetto al valore della rosa.
Inzaghi è da Inter, da squadra chiamata a vincere lo Scudetto? Pur rispettando il professionista e riconoscendo le sue capacità di tecnico, probabilmente adesso non si può avere di meglio di uno che consideriamo da piazzamento Champions. Ma se Pioli è riuscito a vincere un campionato a 56 anni, c’è speranza pure per Inzaghi che di anni ne compierà 47 il prossimo 5 aprile.
Intanto proprio Inzaghi ha eguagliato Andrea Stramaccioni, che il caso ha voluto debuttante giusto ieri a ‘Dazn’.
Una sconfitta in casa contro l’Empoli non capitava dal gennaio 2004 ed è già la sesta in campionato. In tutto il girone d’andata, come appunto nella stagione 2012/2013 con il mister romano sulla panchina interista. Quell’Inter falcidiata dagli infortuni terminò poi l’annata al nono posto, con 54 punti. Ad Appiano avranno già iniziato a fare gli scongiuri…
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