Il PSG può prendere l’Inter per il collo: Milan Skriniar, presto o tardi, finirà a Parigi, e i nerazzurri ci ricaveranno molto meno del previsto. Bisogna solo capire se questo meno sarà pari a zero o a una manciata di milioni
D’estate, il PSG era salito fino a 50 milioni di euro per prendersi il difensore slovacco. L’Inter aveva rifiutato, credendo di poter ottenere 65 milioni almeno. Ecco l’errore capitale: 50 milioni sono già tanti per un giocatore cui rimane solo un anno di contratto.
Così il club di Nasser Al-Khelaifi, presidente della società miliardaria Qatar Sports Investments, ha lasciato cadere l’offerta. La trattativa, però, non si è fermata. Gli uomini mercato di Al-Khelaifi hanno continuato a discutere solamente con il calciatore, preparando l’assalto a zero per giugno. I parigini credono molto in Skriniar, vogliono affidargli la difesa. Cosa che aveva fatto anche l’Inter, acquistandolo per 30 milioni nel 2017 dalla Sampdoria.
Per l’Inter c’è poco da fare: il giocatore è perso. Resta da capire quanto ancora si tratterrà in nerazzurro. C’è chi dice che Simone Inzaghi non sia disposto a perderlo. Ma quanto potrebbe convenire tenere in squadra un giocatore con la testa già altrove e giudicato con severità dall’ambiente per il suo “tradimento“? L’altra possibilità è quello di cederlo subito proprio al PSG, che però non valuta Skriniar più di 10 milioni. Spiccioli, che offendono la dirigenza interista e mostrano al mondo la debolezza del calcio italiano.
Ad Appiano Gentile, come questo sito ha spiegato più volte, sembra che nessuno sia intenzionato a cederlo ora, visti anche i tempi ristretti per trovare un sostituto all’altezza. E anche lo slovacco non ha alcun interesse a partire subito, dato che il PSG gli ha offerto un ricchissimo bonus alla firma a zero (si parla di 25 milioni, addirittura).
Skriniar subito al PSG? Tutte le difficoltà dell’operazione
Sono dunque ore di grande nervosismo per i dirigenti dell’Inter. Zhang preme per la cessione, Inzaghi per la permanenza. Mentre Marotta e Ausilio sono combattuti. Per punire il calciatore, vorrebbero darlo via subito, ma non intendono accettare l’offerta bassa dei parigini, che sa di mancanza di rispetto.
Gabriele La Manna, procuratore sportivo, ha parlato del caso Skriniar a calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY: “Portare oggi Skriniar in scadenza è un brutto affare“, ha sintetizzato l’agente. “Il PSG può pagare una cifra importante per la firma. Non ci sono i numeri: Skriniar chiede 9,5 milioni di euro. Non deve essere soggetto alla scelta societaria, esiste il libero mercato e i calciatori vanno un po’ dove vogliono alla fine. Tu fai un investimento, giusto che poi, se dovesse crescere il valore del calciatore, è giusto che tu spenda una certa cifra. Altrimenti il calciatore va via”.
Insomma, il tempo è scaduto, e parlare ora non ha senso. Eppure a Milano non è possibile non continuare a ragionare di Skriniar e del suo futuro, rievocando anche il passato in cui era sembrato volersi candidare a un ruolo da bandiera nerazzurra. Anche i tifosi sono spaccati. Il rosso rimediato per doppio giallo contro l’Empoli è letto da molti come episodio sintomatico: il calciatore non è più in grado di dare tutto all’Inter. Va fatto dunque partire subito?
Problema mentale
Skriniar è sempre apparsa un ragazzo serio e concentrato sul campo. Ma l’episodio del doppio giallo potrebbe far pensare che sia distratto o scontento. Le sue prestazioni, quest’anno, non sono mai state eccellenti. Lo dimostrano i numeri: l’Inter ha subito 25 goal in serie A finora: troppi.
Cosa vuole fare Skriniar? Vuole rimanere all’Inter solo per guadagnare i 25 milioni alla firma a giugno con il PSG? Certo, 25 milioni sono una motivazione importante. Ma c’è anche da ragionare sul peso psicologico di altri mesi da passare a Milano da separato in casa. Il PSG, che è in difficoltà in difesa, vuol prenderlo subito. Offre 10 milioni, che per l’Inter sono troppo pochi. Ausilio ne chiede almeno 20.
L’Inter, in caso di cessione immediata, dovrebbe trovare un sostituto all’altezza in grado di reggere la difesa, per raggiungere la qualificazione in Champions. Il calciatore non parla direttamente con i dirigenti interisti, quindi non è dato sapere qual è la sua posizione: c’è gelo. E tutto ciò non fa bene alla squadra.