Si è parlato parecchio di un possibile affare a zero per l’Inter: un investimento per ingaggiare un jolly bianconero, già in passato seguito da Marotta, che si svincola a giugno. Ecco come stanno in realtà le cose
Qualche giornale ha dato la notizia di un decisa accelerata da parte dell’Inter per prendere Pereyra dell’Udinese, che è in scadenza a giugno. Si è parlato di un colloquio fra Pastorello, agente dell’argentino, e Marotta.
E non è sbagliato dire che a Beppe Marotta il trentaduenne Roberto Pereyra sia sempre piaciuto. Fu lui a volerlo alla Juve nel 2014. L’avventura del jolly argentino non andò benissimo in bianconero. Il primo anno, Pereyra non giocò male, e trovò spesso spazio, ma l’annata successiva fu schierato solo in una decina di partite senza mai incidere. Così finì al Watford, dove ha giocato per quattro anni. E nel settembre 2020 è tornato all’Udinese, la squadra che lo aveva lanciato nel 2011 acquistandolo dal River Plate.
Il contratto del bianconero scade a giugno, l’Inter quindi potrebbe ingaggiarlo a zero. Ma in realtà non sembra che Pastorello e Marotta abbiano mai parlato della situazione dell’ex Juve e Watford: quando si sono incontrati hanno soltanto discusso di de Vrij. In più, interlive.it ha captato da parte della società nerazzurra suggestioni non positive su un possibile ingaggio dell’argentino. Per ora quindi ci sono state solo smentite.
Pereyra è un giocatore veloce e votato al sacrificio, sa dribblare, occupare varie posizioni a centrocampo e in attacco e offrire una buona visione di gioco. Ma non è reputato un giocatore da Inter. Come laterale, infatti, è più votato all’attacco che alla difesa. Negli ultimi tempi ha giocato spesso come laterale di destra e anche con buoni risultati, ma senza eccellere nei compiti difensivi, ovviamente. Nella posizione di seconda punta, invece, anche se fa strano dirlo, non rappresenterebbe per l’Inter un upgrade rispetto a Correa. Come centrocampista centrale non potrebbe offrire quelle caratteristiche da incontrista che cerca Inzaghi.
A Marotta e Ausilio non dispiacciono i colpi a zero. La necessità obbliga infatti i dirigenti a giocarsi le loro carte sul mercato quasi esclusivamente sui parametri zero. Da de Vrij a Calhanoglu, da Dzeko a Mkhiitaryan, i nerazzurri hanno finora fatto quasi sempre buoni affari. Ciononostante ogni acquisto, anche a zero, va valutato con attenzione, anche perché l’Inter non è nelle condizioni di appesantire il monte ingaggi.
Per il centrocampo, per esempio, una volta che si libererà lo spazio occupato da Gagliardini, i dirigenti dell’Inter già pensano a inserire un giovane, dal contratto sostenibile. Quindi un calciatore da pagare meno di un milione all’anno.
Il profilo prescelto è quello di Giovanni Fabbian, attualmente in prestito alla Reggina. Filippo Inzaghi garantisce per il giovane calciatore, e il fratello Simone sembra molto interessato alla crescita del ragazzo. Per il resto non sembra che Pereyra possa offrire opportunità tecniche importanti all’Inter. Sarebbe in un certo senso un ripiego. Quindi la una pista non è così calda come si legge in giro.
Sono altri i parametri zero che l’Inter segue per fine stagione. In testa alla lista c’è ovviamente Marcus Thuram. Su cui si preannuncia una lotta dura e complicata con altre cinque o sei squadre. Sempre per l’attacco si è fatto il nome di Muriel dell’Atalanta. In difesa, invece, il nome più seguito per un acquisto da svincolato è Smalling della Roma. Come lateri piacciono Grimaldo del Benfica (seguito anche dalla Juve) ed Héctor Bellerín Moruno del Barcellona. Marcos Alonso, sempre del Barcellona, invece, sembra già sfumato, perché rinnoverà.
Altro laterale seguito che scade a giugno è Raphaël Adelino José Guerreiro del Borussia Dortmoud. Il sogno proibito di Ausilio è un altro giocatore del Borussia: l’attaccante Reus, che a trentatré anni pare intenzionato a cominciare una nuova avventura. Il dirigente nerazzurro lo segue dal 2016, ma non ha mai potuto avvicinarlo. A Marotta, invece, piacerebbe portare a Milano Firmino, attualmente al Liverpool: il problema è l’ingaggio, dato che il trentenne brasiliano è superiore ai 9 milioni a stagione, e per meno di 8 non si siede nemmeno a leggere la proposta di contratto.
Come alternativa a Smalling in difesa, si potrebbe poi considerare il profilo di Guillamon del Valencia, anche lui in scadenza a giugno e non interessato a rinnovare. Per il centrocampo si pensa poi all’olandese Branco van den Boomen, attualmente al Tolosa.
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