Il centrale svedese era già stato adocchiato dalla dirigenza nerazzurra in passato, ora può lasciare la base inglese per raggiungere Milano a giugno dopo la partenza ufficiale di Skriniar
Dopo lunghe trattative e inesorabili attese, il difensore centrale Milan Skriniar ha raggiunto l’accordo con la dirigenza del Paris Saint-Germain sulle condizioni del nuovo contratto che verrà stipulato al momento della firma con il club parigino. La speranza degli acquirenti è che l’operazione possa concludersi senza terzi ostacoli il prossimo giugno, allo scoccare del termine ultimo di permanenza tra le file nerazzurre.
Eppure un tentativo per l’acquisto immediato è stato già lanciato all’attenzione della dirigenza di Viale della Liberazione che avrebbe prontamente rifiutato. Non soltanto motivi d’orgoglio ma soprattutto di utilità: Skriniar può servire a Simone Inzaghi fino al termine della stagione per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. A meno che lo stesso PSG non decida di puntare al rialzo con una nuova offerta, poco prima che chiuda la sessione invernale di mercato. In quel caso potrebbe darsi che Giuseppe Marotta dia il via libera per monetizzare un minimo la sua cessione.
Intanto, assieme al direttore sportivo Piero Ausilio, si cercano nuove valide alternative che possano prendere il suo posto a partire dalla prossima stagione. Nelle ultime ore non avrebbe fatto passi avanti la trattativa per Chris Smalling, in uscita dalla Roma a parametro zero salvo caso eccezionale di rinnovo immediato, mentre sarebbe tornato in auge il nome di Tiago Djalò. Quest’ultimo, classe 2000, dovrebbe salutare il Lille soltanto la prossima estate a cifre contenute. Al contempo, un po’ a sorpresa, è rispuntato anche il profilo di uno dei vecchi pallini della ex dirigenza nerazzurra quando il calciatore non era ancora passato a titolo definitivo al Manchester United dal Benfica nel lontano 2017.
Calciomercato, l’Inter sonda Lindelof
Victor Lindelof potrebbe essere proprio il difensore del futuro dell’Inter. Ventottenne di buona esperienza maturata sui campi di Premier League nel corso delle ultime stagioni, il suo andamento ha attraversato una lieve involuzione che lo ha costretto a farsi da parte in diverse occasioni. Soprattutto quando Raphael Varane e Harry Maguire hanno occupato dei tasselli importanti nella difesa dei ‘Red Devils’.
Il suo minutaggio è oggi ridotto al minimo indispensabile, perché utilizzato da Erik ten Hag come turnover di discreta utilità tattica. Nelle 6 presenze finora collezionate in campionato, Lindelof ha comunque dato prova delle sue qualità e di una buona tenuta fisica nonostante i numerosissimi acciacchi che hanno limitato la sua carriera. Fortunatamente non si è mai trattato di infortuni durati più di un mese, ma la schiena è il suo tallone d’Achille: soffre di recidiva e non sembra riuscire a scacciare questo problema in via definitiva. Ciò potrebbe complicare il suo livello di costanza anche in futuro.
Il Manchester United ha comunque dichiarato di volerlo lasciar andare soltanto dietro offerta a titolo definitivo intorno ai 15 milioni di euro, mentre l’Inter potrebbe strappare un accordo di prestito con eventuale opzione di riscatto qualora dovesse convincere il tecnico piacentino nel corso della prossima stagione. Le sue caratteristiche rispecchiano pienamente i canoni del difensore moderno, capace in fase di copertura e attento costruttore della manovra dalle retrovie. È anche uno dei titolatissimi della formazione della Nazionale svedese di Janne Andersson.