L’Impero è caduto, i barbari sono tornati e sono da tempo pronti a far razzia in Italia. Osimhen, Leao, Vlahovic e Lautaro: la Premier studia la gran rapina in Serie A
Il quadruplo colpo, ventilato da alcuni tabloid inglesi, potrebbe impoverire inesorabilmente il campionato italiano. Inverosimile? Be’, con il movimento calcistico italiano in crisi economica, strutturale, giudiziaria e sportiva, la Premier League potrebbe davvero fare il bello e cattivo tempo sul mercato.
L’estate si avvicina. In Antichità, con la bella stagione, i predoni del Nord si preparavano a invadere le coste italiane. E lo stesso può succedere a giugno. Con un giro d’affari stimato di circa 460 milioni, i club di Premier potrebbero portare infatti a termine più di una rapina in Serie A. Rafael Leao è il nome di cui più si parla nel Regno Unito: il suo divorzio dal Milan viene giudicato come abbastanza probabile, e ci sono già quattro o cinque squadre sul portoghese. Chelsea, Manchester United, Manchester City, Arsenal e Newcastle sono i club più attrezzati e motivati per provare un assalto.
Mendes, il procuratore del portoghese, si sfrega le mani, mentre i tifosi milanisti si disperano, cogliendo nelle ultime opache uscite dell’attaccante sinistri segnali di addio. Sembra anche che Guardiola abbia chiesto un incontro informale con il procuratore per discutere del futuro del ventitreenne di Almada.
Ma la razzia inglese non dovrebbe fermarsi all’esterno d’attacco del Milan. Le offerte inglesi potrebbero raggiungere anche Lautaro Martinez, Dusan Vlahovic e Victor Osimhem.
460 milioni per spogliare la Serie A
Per il nigeriano del Napoli il prezzo, cioè la valutazione attuale, gira intorno ai 120 milioni. Il serbo della Juve può partire a 90. Leao potrebbe scatenare un’asta e portare al Milan 125 milioni. La stessa cifra potrebbe essere offerta all’Inter per prendere il bomber argentino. In tutto quindi si parla di un totale di 460 milioni.
Su Lautaro ci sono già dall’anno scorso Arsenal, Chelsea, Tottenham e Liverpool. La più temibile fra queste squadre è quella dei Blues, per potere economico e sfrontatezza sul mercato. Ma anche il Liverpool potrebbe giocare pesante: Klopp ha fatto capire di voler rimanere sulla panchina dei Reds solo a fronte di acquisti di livello. Vuole rifondare la squadra, per alzare di molto la qualità in campo.
Il tedesco non si nasconde: vorrebbe Leao sulla fascia e Lautaro in attacco. Poi occhio anche a Barella, corteggiato abbastanza platealmente dal Liverpool, appunto, e dal Chelsea.
Pericolo rapina dalla Premier: Lautaro nel mirino inglese
Il calciomercato invernale si è chiuso con una proposta inaspettata da parte del Chelsea proprio rivolta all’Inter. I Blues si sono infatti mossi in extremis con un sondaggio per Barella. Con l’uscita di Jorginho (girato all’Arsenal), il Chelsea ha valutato un colpo sulla carta clamoroso: ha chiesto informazioni ai nerazzurri sul prezzo di Nicolò Barella. Il club inglese, secondo quanto raccolto da TMW, ha sondato due giorni prima della chiusura del mercato, la disponibilità dell’Inter nel cedere il centrocampista sardo. La risposta, prevedibile, è stata un deciso no.
Ma la situazione di Skriniar (e, potenzialmente, di Leao) insegna che alle squadre italiane non è dato dormire sogni tranquilli. La seduzione di club miliardari può far crollare ogni tipo di certezza. Gli inglesi potrebbero anche giocare sporco e bloccare i giocatori per la scadenza. Questo è il caso soprattutto di Leao. Per Vlahovic, sembra invece che la Juve non sia ideologicamente contraria a un affare. Dovessero arrivare 90 milioni, il serbo sarebbe ceduto.
Inter e Napoli, invece, tremano al pensiero di poter perdere i loro attaccanti. Chiuso il mercato di riparazione invernale, è già tempo di pensare a quello estivo, che nel nostro Paese diventa sinonimo di paure diffuse. Mezza Serie A rischia di perdere pezzi pregiati, annichilita dallo strapotere dei club inglesi.
I colpi folli portati a termine dal Chelsea e da altre squadre della Premier League dimostrano che l’Italia è inequivocabilmente un territorio di conquista per gli anglosassoni. Le squadre italiane possono soltanto puntellare la rosa con rinforzi mirati, valutare parametri zero e calciatori provenienti dalla bassa classifica o dai campionati minori. Tutto il resto, cioè ciò che conta, è nelle ricche mani dei britannici.