Marotta e Ausilio vanno a colloquio con Lotito. Inzaghi e i suoi hanno ora un solo obiettivo in mente. Tutti i dettagli in merito a questa trattativa
Inter 1, Milan 0: è questo ciò che recitava ieri, a fine gara, il tabellone del ‘Meazza’. Ottima la prova offerta, nel complesso, da parte dei ragazzi di Inzaghi, dove oltre al solito Lautaro, con tanto di fascia al braccio nel derby, ha ‘brillato’ anche qualche altro componente nerazzurro.
A chi ci stiamo riferendo? E a chi altro se non a Francesco Acerbi? L’ex difensore biancoceleste è approdato a Milano nella scorsa estate: direttamente su richiesta di Simone Inzaghi, tra l’altro, che si è così preso, ora, la sua ‘rivincita’. Il centrale ‘made in Italy’ è stato accolto in terra lombarda con mille critiche piovute sul suo conto. Tifoso milanista, perlomeno quando ancora bambino, e protagonista nella passata stagione di un episodio che ha fatto parlare parecchio di sé.
E’ stato, infatti, nella scorsa annata che Francesco Acerbi venne ‘accusato’ da gran parte dei tifosi interisti, di aver ‘aiutato’ in qualche modo il Milan ad avere la meglio sulla Lazio: non spazzando, di fatto, in maniera corretta quel pallone che portò, poi, alla rete dell’1-2, nel finale, di Tonali all’Olimpico’. Nonostante questo, però, il classe 88 si è, poi, messo a massima disposizione di Inzaghi – tecnico che lo ha allenato, in passato, anche nella Capitale – lavorando nel massimo silenzio e zittendo, in sostanza, anche gli interisti più critici.
Ammontano già, non a caso, a 22 le sue presenze complessive in stagione con un rendimento tutt’altro che banale: proprio come certificato da quanto accaduto nel derby di meno di ventiquattr’ore fa. Anche in occasione del match di ieri contro i rossoneri, l’ex ‘aquilotto’ si è reso protagonista di un’altra buonissima prova: al punto da aver ‘soffiato’ ormai il posto da titolare a de Vrij. Per tutta questa serie di motivi, dunque, l’Inter ha già incominciato a pensare a quale potrebbe essere il futuro del calciatore: motivo per cui, ben presto, verranno instaurati i primi colloqui con Lotito.
Calciomercato Inter, i nerazzurri vogliono ‘soffiare’ Acerbi alla Lazio: ecco cosa può accadere intorno a giugno
Due cose sono certe, ad oggi. Una è sicuramente il fatto che Francesco Acerbi ha sorpreso, in nerazzurro, sia per impegno che per professionalità, mentre l’altra riguarda la notizia che il forte centrale ‘made in Italy’ era e resterà fuori dai piani del progetto Lazio.
Specie se dovesse restare Inzaghi, infatti, l’Inter ha un solo obiettivo in mente: quello di raggiungere, il prima possibile, un accordo con Lotito per il prosieguo dell’avventura di Acerbi a Milano. La via sulla quale Marotta e Ausilio vogliono proseguire, però, non riguarda quella del riscatto, fissato ad oggi sui 4 milioni, ma quella di un nuovo prestito. Quella cifra è, non a caso, reputata un po’ troppo alta dai nerazzurri: sia per l’età avanzata del calciatore che per via del fatto che lo stesso classe ’88 è, a tutti gli effetti, fuori dai piani dell’intera dirigenza biancoceleste. Questo è ciò che filtra, ad oggi, da Appiano.
Restando, però, sempre sul fronte Lazio: ecco che emergono alcune novità in merito alla costruzione del nuovo stadio.
Onorato a Tv Play: “Nuovo stadio di fondamentale importanza, sia per Lazio che Roma. Vi dico tutto”
“Non so quale sia la strategia della Lazio né tantomeno cosa abbia in mente Lotito. Il patron biancoceleste ha la libertà di fare cosa ritiene più giusto. E’ vero, si tratta di una società privata in questo caso, ma parliamo pur sempre di uno sport che coinvolge milioni di tifosi. Sono 19 anni che si perde tempo”.
Ha esordito direttamente con queste parole Alessandro Onorato, una volta intervenuto a ‘Calciomercato.it‘ in onda su Tv Play. Il noto assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport di Roma ha parlato a proposito della situazione riguardante lo stadio Flaminio: dove ha, poi, così concluso.
“Oltre un incontro ufficiale con il sindaco e una parte di giunta, Lotito ci ha solamente manifestato interesse verso il Flaminio, per il resto non ci ha mai parlato di altre aree. Se lo vuole fare da altre parti ci dicesse dove. Così come stiamo seguendo lo stadio della Roma, seguiremmo anche il progetto della Lazio. Entrambe le squadre, senza stadio non riusciranno mai e poi mai ad avere determinati incassi. E’ un dovere imprenditoriale fare lo stadio. Il ritorno per la città sarebbe pazzesco e avremmo modo di vederla un po’ più moderna. Lo stadio Olimpico diventerebbe la Wembley italiana, insomma”.