Vietato commettere altri errori come nel caso Skriniar, ora la dirigenza nerazzurra fa sul serio per il prolungamento di contratto del braccetto sinistro della difesa di Inzaghi
La fiducia nutrita dall’amministratore delegato Giuseppe Marotta ha alimentato – invano – le speranze del popolo nerazzurro sulla buona riuscita della trattativa per il rinnovo di contratto di Milan Skriniar con l’Inter. Ora il centrale slovacco è promesso al Paris Saint-Germain dietro lauto compenso, a condizioni che il club di Viale della Liberazione non avrebbe mai potuto promettere per evidenti limiti economici.
La superpotenza del club francese non è tuttavia una scusante che scagiona la dirigenza nerazzurra dalle responsabilità di aver temporeggiato troppo in una trattativa che, al contrario, andava chiusa subito. Proprio per evitare che un calciatore di enorme valore non solo prestazionale ma anche economico come Skriniar potesse cadere nelle mani dell’avversario, ben più lungimirante, a titolo gratuito. Oltre il danno, dunque, anche la beffa. Per scongiurare altri errori come questo in futuro, Marotta e il suo fidato compagno di (dis)avventure Piero Ausilio devono tutelarsi con tutti gli altri giocatori che ritengono essere “in pericolo” di strappo a zero. Uno di questi è proprio Alessandro Bastoni, l’altro valoroso braccetto difensivo di sinistra in scadenza di contratto nel giugno 2024. Come noto nelle ultime settimane sono stati intrapresi alcuni contatti con il suo agente, Tullio Tinti, per iniziare a discutere delle condizioni di prolungamento di contratto e allontanare – seppure temporaneamente – l’ombra pressante del Tottenham di Antonio Conte. Al momento, però, ogni azione è sospesa: secondo le ultime informazioni raccolte da ‘interlive.it‘, Tinti è in vacanza e non ha segnato sull’agenda alcun incontro ravvicinato con la dirigenza nerazzurra.
L’intenzione di entrambe le parti resta comunque quella di trovare un accordo il prima possibile. Il calciatore ha espresso il desiderio di ricevere lo stesso trattamento economico del compagno di squadra e di Nazionale, Nicolò Barella, sulla base di un contratto da circa 5 milioni di euro di quota fissa più eventuali bonus.
Queste condizioni potrebbero essere facilmente raggiunte dal club nerazzurro, spoglio del peso dell’ingaggio di Skriniar dal bilancio e alleggerito da altre potenziali uscite di mercato della prossima estate come Gosens e Dumfries, ma è verosimile che si tenderà a trattare leggermente al ribasso nel giro dei 4,5 milioni di euro di quota fissa. Attualmente ne percepisce circa 2,8 milioni di quota fissa, bonus esclusi, per un totale di circa 4 milioni di euro onnicomprensivi.
Nonostante l’Inter non stia lavorando ancora alla ricerca di un suo sostituto, la dirigenza non può dormire sonni tranquilli sino a che la situazione non sarà meglio definita. In sua vece piacerebbe in nerazzurro il giovane centrale Piero Hincapie di proprietà del Bayer Leverkusen (stessa società con cui è in contatto l’Inter per il trasferimento di Gosens, ndr), ma il prezzo del suo cartellino aleggia intorno ai 40 milioni di euro. Troppi anche solo per pensarci da lontano. Tanto più che ha rinnovato nelle scorse ore il proprio contratto coi tedeschi fino a giugno 2027.
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