Al di là delle dichiarazioni ufficiali, sembra che Simone Inzaghi abbia già fatto una scelta chiara su Romelu Lukaku. Il belga ha deluso e non ha offerto evidenti prospettive di recupero
Dopo il battibecco andato in scena durante la partita contro la Samp, la società ha deciso di non multare né lui né Barella. Ma il belga resta sotto osservazione, se così si può dire.
Lunedì sera, al termine del deludente pareggio per 0-0 contro la Sampdoria, Inzaghi ha detto di essere contento di Lukaku e di essere anche fiducioso sulla sua condizione: “Romelu tornerà presto a segnare, l’ho visto bene“.
Eppure sembra ormai molto probabile che Inzaghi possa far giocare di nuovo titolare il belga contro l’Udinese per poi escluderlo nel match chiave contro il Porto in Champions. Sarebbe una scelta forte, cioè rilevante e rivelante, quella di Inzaghi su Lukaku: un dato che certifica le nuove gerarchie. Dzeko è il vero uomo forte su cui puntare, insieme a Lautaro, e Lukaku è una mera alternativa…
E date le prestazioni offerte finora e il solo goal segnato in stagione, non poteva essere altrimenti. Chi sperava che Lukaku sarebbe stato il top player dell’Inter 22/23, ormai, dovrebbe essersi arreso all’evidenza di una stagione di continua sofferenza, minata da assenze, scarsa condizione e nervosismo.
La scelta di Inzaghi: puntare su uno stanco Dzeko e non su Lukaku
La conferma all’Inter del belga resta comunque un’ipotesi più che probabile vista la mancanza di liquidità per arrivare a un nuovo centravanti, a meno che la società non riesca davvero a mettere le mani su Marcus Thuram a zero. Bisogna però considerare che il francese non sarebbe proprio prima punta e che la concorrenza è tanta… Piace anche Firmino: il brasiliano ha fatto capire di voler rinnovare presto con il Liverpool, ma la trattativa per il prolungamento non è ancora iniziata. Insomma, Big Rom è a oggi l’unica punta di sostanza su cui i nerazzurri possono davvero puntare con certezza.
Il fatto che da insostituibile si sia ridotto a utile alternativa, aiuta in chiave mercato. Più il numero 90 gioca male, e più è facile che il Chelsea lo lasci ancora in prestito all’Inter. Se avesse fatto un grande campionato, rilanciandosi, Lukaku sarebbe stato usato dai Blues come pedina di scambio in altri affari.
A ogni modo, contro il Porto, Inzaghi ha deciso di puntare sulle certezze: la sua scelta per l’attacco è la coppia Dzeko-Lautaro, con Lukaku in panchina. Dopotutto il bosniaco e l’argentino sono coloro che hanno fatto il bene dell’Inter nei momenti clou della stagione, contro il Barça, il Napoli e il Milan.
Lukaku e le ultime chance per prendersi l’Inter
Contro l’Udinese Big Rom avrà un’altra occasione da provare a indirizzare la stagione. Ma il belga è comunque lontano dal riprendersi una maglia da titolare. Tifosi e società ci sperano ancora.
Sembra che la Lu-La si sia persa. E ora Lautaro gioca meglio con Dzeko, anche se il bosniaco appare già sfinito. Inutile girarci attorno: la parabola di Lukaku è stata tristemente calante. Certo, il belga ha affrontato dei pesanti guai fisici, ma ha pagato anche la stagione no al Chelsea, che ha spento il suo furore e la sua convinzione.
A Lukaku manca fiducia, ecco cosa appare nel vederlo giocare. Non si fida del suo fisico e dei suoi mezzi tecnici. Non prova scatti, non sfonda. E quando tira lo fa sempre con timidezza, come chi non si ricorda più come si fa. Marotta e Ausilio devono valutare bene la situazione e capire cosa fare nella prossima stagione. L’impressione è che il belga sia una seconda scelta anche per il futuro: rimarrà solo se i nerazzurri non riusciranno a trovare di meglio per sostituirlo. E comunque come alternativa al trentasettenne Edin Dzeko.