Simone Inzaghi è riuscito a spuntarla all’andata degli ottavi di Champions contro l’ex compagno di squadra Conceiçao, eppure in molti continuano a criticarlo e c’è anche chi lo giudica un “cagasotto”
Il trentasettenne Emiliano Viviano, attualmente capitano del club turco portiere del Fatih Karagümrük allenato da Pirlo, ha difeso la porta di Palermo, Fiorentina e Samp. E per due anni (dal 2009 al 2011) è stato tesserato anche dall’Inter, pur non scendendo mai in campo.
Intervistato da calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, Viaviano ha parlato di Inter-Porto e ha puntato il dito contro l’eccessiva prudenza di Simone Inzaghi definendolo scherzosamente un “cagasotto“. Fondamentalmente, l’ex portiere viola ha trovato strano che il mister interista non abbia schierato il recuperato Marcelo Brozovic dal primo minuto. “Per me al mondo ci sono solo massimo cinque giocatori più forti di Brozovic quando sta bene. Quindi io credo sia una scelta legata alle sue condizioni fisiche. Quando sta bene per me gioca sempre“, ha detto l’intervistato.
E poi, il caro Viviano si è lasciato andare al commento più rumoroso: “Inzaghi ha vinto trofei, ma è anche un po’ un cagasotto, abbiam visto i cambi con gli ammoniti. Probabilmente ha paura che si possa far male vista la recidiva quindi è prudente. Siccome Calhanoglu in quel ruolo sta giocando bene puoi a quel punto risparmiarlo, magari i medici stanno consigliando di fare attenzione al suo utilizzo”.
Non è il primo che accusa Inzaghi di mancanza di coraggio. L’allenatore piacentino non è mai stato un tecnico votato alla scelta umorale o alla rivoluzione dello schema. In questo campionato, per esempio, non ha mai provato a modificare lo schieramento iniziale. Ha sempre giocato con i tre dietro e con i due attaccanti. Non ha inciso con i cambi e spesse volte ha tolto chi giocava meglio, per paura di un affaticamento o di un’ammonizione, in momenti in cui era meglio rischiare. Da anni in molti lo sfottono per l’ossessione del doppio giallo.
Ma bisogna dire che da quando è all’Inter è già migliorato sotto molti aspetti. Di certo non è più l’allenatore isterico, sempre pronto a lamentarsi e a palesare difficoltà oggettive nella gestione di certi giocatori, cioè il mister un po’ spiritato e un po’ frignone visto alla Lazio.
Inzaghi è un cagasotto?
Eppure contro il Porto, i cambi di Inzaghi sono stati più che azzeccati: Brozovic, Lukaku e Gosens hanno spaccato la partita e hanno di fatto portato alla vittoria. Per Viviano, però, Brozovic avrebbe anche potuto giocare dal primo minuto. La stessa cosa non vale per Lukaku. “Partiamo dal presupposto che sono un estimatore di Dzeko e non di Lukaku“, ha detto il portiere. “Devo dire a favore di Inzaghi che Lukaku, che può fare sempre la differenza, l’ho visto malissimo nelle partite recenti. Un giocatore non in fiducia, che non tentava mai l’uno contro uno. Il Lukaku migliore ti portava in porta con sé. C’è da dire che il cambio lo ha fatto presto rispetto a quando li fa di solito”.
Viviano ha anche dichiarato di non aver visto un avversario troppo difficile per l’Inter. “Non mi è piaciuta la partita, non è stata obiettivamente bella, il Porto è un Atletico Madrid due, con caciara e tante risse. L’Inter ha fatto una gara solida, Onana fa due belle parate ma la squadra crea anche diverse occasioni”.
Di certo al Do Dragaro sarà complicato confermarsi. “Non mi piace dare un giudizio netto perché il Porto l’ho visto ieri. Posso dire che non mi è piaciuto, tanta confusione in campo. Dal punto di vista del gioco ho visto poco Porto anche se di qualità ne ha. C’è da dire che non perdeva una partita dal 21 di ottobre, l’Inter quindi ha portato a casa un’ottima vittoria ma in casa loro non sarà facile”.