Il tecnico toscano ha accresciuto il valore della rosa del Napoli, lui accantonato dall’Inter anni addietro e forse troppo sottovalutato
Spesso sono i giocatori a fare una squadra. Indubbiamente loro sono i protagonisti che danno tutto sul campo, per portare a casa risultati utili. Ma alle spalle del gruppo c’è anche l’allenatore che impartisce indicazioni. E tutto il suo staff al seguito, incaricato a tirar fuori da ogni individualità il massimo potenziale. Quando questi elementi si fondono, allora un club diventa grande.
È quanto ha avuto modo di sperimentare la Juventus nel corso delle lunghe annate di predominio nel campionato di Serie A, ma anche l’Inter sotto la guida di Antonio Conte e il Milan grazie al genio di Stefano Pioli lo scorso anno. Questa stagione, invece, sempre essere nettamente nelle mani di Luciano Spalletti. Il tecnico toscano è stato in grado di evitare le grandi rivoluzioni, chiedendo alla società soltanto qualche mirato rinforzo. Ha fatto di necessità virtù, diventando uno degli allenatori più vincenti degli ultimi mesi nell’intero scenario europeo. Grande preparazione, grande intensità di gioco e lungimiranza su quelli che sono obiettivi alla portata di questo Napoli. Un Napoli internazionale, spumeggiante, moderno. Improntato alla vittoria dello Scudetto, ma forse anche a conquistare qualche soddisfazione extra in Champions League.
Calciomercato, Spalletti ‘gonfia’ il Napoli
Così l’Inter, facendo qualche passo indietro nella sua storia, potrebbe nutrire il rimpianto di non aver creduto abbastanza nelle qualità di Spalletti. Chissà cosa avrebbe potuto fare oggi, con una rosa di livello come quella a disposizione di Simone Inzaghi. Eppure, col senno di poi, non si procede na nessuna parte.
Spalletti ha portato una ventata d’aria fresca non soltanto sul campo, ma anche al di fuori. Per la città di Napoli e la sua gente. Ed anche sotto il profilo meramente economico. Perché grazie al suo gioco, secondo uno studio condotto dal ‘Corriere dello Sport’, il valore della rosa partenopea è raddoppiato rispetto alle cifre complessive d’inizio stagione. Si tratta di un passo netto, dai 400 milioni di euro iniziali agli 800 milioni di euro attuali. Il bomber Victor Oshimen varrebbe 150 milioni, mentre il talento georgiano Kvicha Kvaratskhelia sale a 120 milioni. Anche il centrocampista Stanislav Lobotka impreziosisce con i suoi 70 milioni, mentre il centrale coreano Kim sfonda i 60 milioni pur essendo stato pagato appena 19 milioni. Ecco l’evoluzione della cura Spalletti. Chapeau.