Vecchi-nuovi guai per Inzaghi. Il tecnico piacentino è ancora alle prese con qualche brutto intoppo. La speranza è di riaccoglierne due per il Lecce
Testa bassa e pedalare. E’ questo ciò che deve fare l’Inter d’ora in poi. I nerazzurri sembravano essersi ormai alle spalle quel brutto periodo iniziale ma, a quanto pare, non è così.
A qualche giorno di distanza dopo la vittoria contro il Porto in Champions League, i nerazzurri sono nuovamente inciampati in campionato. Ad aver avuto la meglio, questa volta, sui ragazzi di Inzaghi è stato il Bologna. La squadra guidata dall’ex di turno Thiago Motta si è, infatti, imposta per 1-0 sull’Inter grazie alla rete siglata da Riccardo Orsolini nell’ultimo quarto d’ora di gara. Una sfida che ha evidenziato, ancora una volta, la poca concretezza sotto porta da parte di Lautaro e compagni.
I nerazzurri si sono, non a caso, presentati nell’area di rigore di Skorupski in numerosissime circostanze: senza trovare la via del gol, però. Una ghiotta occasione era capitata sui piedi di Lukaku, così come su quelli di Calhanoglu, ma anche sulla testa del ‘Toro’. Nulla da fare, ripartenza consentita agli emiliani per via dell’errore commesso da D’Ambrosio al 76′ e palla in cassaforte. Così Soriano e tutti gli altri sono riusciti a conservare fino al 90′ inoltrato quel momentaneo vantaggio che gli è valso poi l’1-0 finale.
Ad ogni modo, poi, c’è stato a ridosso del match qualche inaspettato forfait che ha dovuto, inevitabilmente, influenzare le scelte di Inzaghi. Due di questi riguardano gli infortuni di Skriniar e Dimarco che, da ciò che ne emerge direttamente da Appiano, stanno provando a recuperare in vista del prossimo match di campionato contro il Lecce.
Skriniar e Dimarco si allenano a parte, Correa idem: Inzaghi conta di avere i primi due per il Lecce
Sia Milan Skriniar che Federico Dimarco hanno dovuto, forzatamente, rinunciare al match dello scorso week-end contro il Bologna.
Il centrale slovacco è rimasto out per via di una lomboglutalgia sinistra, mentre l’esterno ‘made in Italy’ ha accusato un sovraffaticamento muscolare nella zona addominale. Nessuno dei due ha preso preso parte all’allenamento di ieri in gruppo. Entrambi hanno, infatti, svolto un lavoro personalizzato e restano perciò da valutare in vista del prossimo match. Inzaghi spera di recuperare sia l’uno che l’altro per il Lecce. Discorso del tutto diverso, invece, per Correa che continua ad allenarsi ancora a parte per via di quel brutto infortunio che lo tiene ormai fermo da oltre un mese.
Restando sempre in ottica dell’imminente gara contro i salentini, ecco a chi spetterà dirigere il match del prossimo turno di Serie A in programma tra i nerazzurri e i giallorossi al ‘Meazza’.
Inter-Lecce, arbitra Manganiello: la designazione arbitrale completa
Per dirigere il prossimo match di campionato, in programma tra Inter e Lecce alle ore 18 di domenica 5 marzo al ‘Meazza’, è stato scelto Gianluca Manganiello.
Toccherà al giudice di gara della sezione di Pinerolo condurre questa gara valida per la 25esima giornata. A coadiuvarlo ci saranno Scatragli e Garzelli come assistenti. Quarto uomo designato Meraviglia, mentre al VAR ci sarà direttamente la coppia Nasca–Volpi.
C’è spazio anche Cesar Rodrigues, ex giocatore di Lazio e Inter, che ha parlato a proposito del momento di forma che stanno vivendo i nerazzurri.
Cesar a Tv Play: “Inzaghi non è in dubbio ma vedo una gestione poco stabile. Troppe dinamiche destabilizzanti”
“Le milanesi sono ad un altro livello. Compiono investimenti diversi rispetto alla Lazio e hanno impegni del tutto differenti. Non sono paragonabili in questo momento. Le critiche ad Inzaghi sorgono per le sconfitte contro squadre abbordabilissime, ma se escludiamo il campionato che sta facendo il Napoli, l’Inter non sta facendo poi così malvagio”.
Ha esordito in questa maniera l’ex calciatore di Inter e Lazio, Cesar Rodrigues, una volta intervenuto a ‘Calciomercato.it‘ in onda su Tv Play, dove ha poi così concluso. “E’ ancora tutto in gioco. Hanno la semifinale di Coppa Italia contro la Juve, possono arrivare secondi in campionato e sono anche in corsa per la Champions. Inzaghi non è ancora in dubbio. Devo ammettere, però, che non c’è stata una gestione stabilissima, a partire da quanto accaduto con Skriniar. Se sai che un giocatore non rinnoverà, perché dargli la fascia da capitano? Sono dinamiche da curare, altrimenti sorgono altri problemi“.