Incredibile, 85 milioni di euro: grande accordo con l’Inter

Continua lo scontro tra l’Inter e DigitalBits, ma la società nerazzurra è già pronta a un nuovo grande accordo per cambiare main sponsor

Permangono i problemi di insolvenza della società collegata all’open-source blockchain, che in tanti descrivono come un contenitore vuoto, ossia una start-up ormai non attiva. In pratica DigitalBits non ha ancora versato quanto dovuto per l’accordo di sponsorizzazione di maglia con l’Inter.

Zhang e il buco da 24 milioni nel bilancio
Steven Zhang – interlive.it

Non sono soltanto più voci: la notizia è conclamata dal bilancio interista al 31 dicembre 2022 fornito da Inter Media and Communication, la società in cui confluiscono i ricavi media e sponsor della società nerazzurra.

Digitalbits ha pagato per intero i 5 milioni per l’accordo come sponsor di manica per il 2021/22, poi 100.000 euro come bonus per il raggiungimento degli ottavi di Champions League. Mancano però ancora un sacco di soldi. Per esempio, 1,6 milioni come bonus per il raggiungimento della “posizione finale della Serie A 2021/2022” e per la vittoria della Coppa Italia 2021/2022. Poi, per quanto riguarda la stagione sportiva 2022/2023, lo sponsor non ha corrisposto i 24 milioni stabiliti dall’accordo. La società non è riuscita a saldare nessuna delle tre rate da otto milioni previste nel contratto.

Un vero e proprio pasticcio, insomma. Nessuna squadra ci fa una bella figura ad avere stampato in petto il nome di un main sponsor che non ha versato nemmeno un centesimo nel corso della stagione. Il risultato per le casse nerazzurre è doloroso. Traducibile in un -24 milioni di euro nel bilancio.

L’accordo è dunque stato un fallimento, e non sembrano ci siano più possibilità per recuperare. Difficilmente l’Inter guadagnerà qualcosa dallo sponsor di maglia, da cui, originariamente, si aspettava 85 milioni in quattro anni. Lo conferma anche la Gazzetta dello Sport, in un articolo in cui si analizzano tutte le possibili scelte future dell’Inter. La società infatti, già da tempo, è alla ricerca di un sostituto per la prossima stagione. Si parla di un nuovo grande accordo fra l’Inter e una compagnia mediorientale legata al turismo. Ma finora nessuno fra i dirigenti ha confermato o smentito.

Volano via 85 milioni ma l’Inter punta al nuovo grande accordo di sponsorizzazione

C’è il sospetto che DigitalBits non esista proprio più come società. Quindi l’Inter porta in giro per l’Europa un nome che rimanda a una start-up fantasma. Quel nome, in realtà, è rimasto soltanto sulle maglie della prima squadra. In tutti gli altri posti è scomparso.

DigitalBits non ha mai pagato l'Inter
DigitalBits, sponsor – interlive.it

Non c’è più nel sito, nelle maglie dell’allenamento, sui cartelloni pubblicitari e sulle divise delle squadre del settore giovanile e femminile. Per questioni legali, ma non solo, l’Inter ha scelto di lasciare il nome sulla propria maglia ufficiale: si tratta di tutelarsi in vista di un processo, per dimostrare che la società ha assolto a tutti i principali obblighi contrattuali.

E, intanto, per correre ai ripari, Antonello si sta dando da fare per trovare tanti altri sponsor alternativi. Come è successo con eBay e LeoVegas. Sempre Antonello ha cercato un altro sponsor durante la sosta invernale, ma alla fine Zhang ha deciso di rinviare la decisione sul nuovo partner a fine stagione. In questo modo, scrive anche Tuttosport, “si può trovare la soluzione migliore a livello economico (l’obiettivo è 30 milioni a stagione)“.

Recrowd, eBay, LeoVegas… e poi?

Il mercato di riferimento, come vi abbiamo annunciato in articoli precedenti comparsi su questo sito, è quello mediorientale. Si è parlato di Turkish Airlines, o addirittura di Asian Tour (l’internazionale di golf su cui investe il fondo PIF). Gli altri nomi circolati, oltre a LeoVegas che sponsorizza già le maglie dell’allenamento, rispondono a Binance e Hisense.

Calhanoglu deriso dai tifosi milanisti
Hakan Calhanoglu – interlive.it

Secondo la Gazzetta dello Sport, DigitalBits non è stato rimosso come sponsor rimosso per tre motivi fondamentali. Il primo: per non depauperare il valore della maglia con la quale è stata vinta la Supercoppa italiana. Secondo: per non far perdere valore al brand nerazzurro. Terzo: tutelarsi in qualsiasi sede in vista di un contenzioso.

L’Inter, intanto, ha annunciato un accordo di partnership con Recrowd, che è la prima piattaforma in Italia di crowdfunding nel settore immobiliare per capitali raccolti nel 2022. Questa piattaforma sarà l’Official Crowdfunding Partner del Club nerazzurro fino alla stagione sportiva 2024-2025.

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