La Champions imprescindibile non solo per Inzaghi, ma anche per il futuro economico e sportivo del club. Dumfries per evitare addii dolorosi
Non è un mistero, la qualificazione alla prossima Champions è il traguardo che Inzaghi è obbligato a raggiungere per sperare di restare attaccato alla panchina dell’Inter. Per la dirigenza, a meno di un cambio di proprietà, l’obiettivo che eviterebbe il sacrificio non di uno ma di due cosiddetti big. Diciamo forse, perché poi è sempre il mercato che decide tutto. Dovessero arrivare due super offerte per due titolarissimi, Zhang avrebbe la forza e anche la possibilità di dire no? Qualche dubbio lo abbiamo.
Per restare competitiva, però, una società deve tutelare anche la parte sportiva. Privarsi dei calciatori migliori significherebbe indebolirsi, nonché perdere quell’identità costruita nel corso degli anni. Infatti Marotta e Ausilio cercheranno di realizzare al massimo una cessione importante, privandosi di un elemento più sostituibile di altri. L’indiziato numero uno rimane Dumfries, anche se lo scadente rendimento degli ultimi mesi ha un po’ spento i riflettori mercatari sull’olandese. I dirigenti si affidano comunque alle capacità diplomatiche della Pimenta, al lavoro da mesi per sistemare il suo assistito in Premier League. L’Inter punta a incassare una quarantina di milioni.
La qualificazione alla Champions, che frutterebbe sui 50 milioni e la vendita di Dumfries, oppure di Brozovic seppur il croato non pare avere un mercato d’elite Barcellona a parte, dovrebbe consentire all’Inter di tenersi stretta i suoi pilastri. Ovvero quei tre che, a nostro avviso, debbono essere i punti fermi anche per il futuro: Nicolò Barella, Lautaro Martinez e Alessandro Bastoni.
Bastoni da blindare
Partiamo dall’ultimo in ordine di citazione, pure perché il contratto è prossimo a scadere. Giugno 2024, motivo per cui i dirigenti acceleranno prima dell’estate per tentare di raggiungere una intesa sul rinnovo. In vacanza nelle scorse settimane, l’agente di Bastoni è Tullio Tinti (lo stesso di Darmian e Inzaghi) col quale i rapporti sono eccellenti. Non possiamo dire che siano invece idilliaci quelli tra il medesimo Tinti e la proprietà, per quanto successo con lo Jiangsu dove militava Eder, altro suo assistito.
Comunque un accordo è possibile, a patto che l’Inter faccia uno sforzo arrivando intorno ai 5 milioni di euro a stagione. Bastoni, che l’estate scorsa ha rifiutato il Tottenham di Conte, vuole rimanere ma essere trattato almeno come Barella sul piano economico.
Barella insostituibile
Nonostante superi spesso i limiti della sopportazione, proprio Barella resta un elemento imprescindibile per l’Inter. In rosa non c’è una alternativa che perlomeno si avvicini al suo livello.
Seppur chiamato a compiere un altro step di crescita, come dicono quelli bravi, la mezz’ala sarda è davvero l’anima e i polmoni della squadra di Inzaghi. Un interista dentro per il quale non si escludono grosse offerte in estate. L’Inter, in tal caso, sarebbe chiamata a fare resistenza, perché l’ex Cagliari è pure uno di quei pochi che riesce a trasmettere identità e appartenenza, cavalli di battaglia del marottese nonché capisaldi del calcio in generale. Identità e appartenenza sono caratteristiche, requisiti fondamentali per arrivare alla vittoria, per costruire una mentalità vincente in grado di durare.
Lautaro merita la fascia
Identità e appartenenza sono le qualità, tra le tante, anche di Lautaro Martinez. L’argentino è ora uno dei leader, se non il leader in assoluto della squadra nerazzurra. Ci dicono che si faccia sentire molto all’interno dello spogliatoio. Le dichiarazioni pubbliche confermano il suo ‘peso’ in questa Inter, al di là dei gol – tanti – che ha fatto nell’ultimo anno e mezzo. E della crescita, evidente a tutti soprattutto dal post Mondiale.
A Tv Play l’agente Camano ha escluso che la sua permanenza possa essere legata alla qualificazione alla prossima Champions, certamente anche per lui l’Inter dovrà alzare un muro per evitare di perderlo. L’argentino, che meriterebbe la consegna definitiva della fascia da capitano, è un patrimonio di questa Inter, insieme appunto a Bastoni e Barella. Un patrimonio che, stando a CIES, vale la bellezza di 217 milioni di euro.