L’Inter è fin troppo incostante in campionato, a dispetto di quanto accade nelle coppe. L’approdo alla Champions resta imprescindibile anche in ottica mercato
Negli ultimi tempi, sotto la lente d’ingrandimento è finito soprattutto il lavoro di Simone Inzaghi, ottimo nelle coppe, ma fin troppo altalenante in Serie A dove i risultati e il rendimento non vanno di pari passo a Champions e Coppa Italia.
Troppi inciampi da parte di Lautaro e soci, con quello di Bologna dello scorso fine settimana che non ha fatto altro che dilapidare quanto fatto immediatamente prima, ponendo dubbi sul futuro dell’Inter in campionato. I nerazzurri si interrogano e provano a compattarsi per trovare quella continuità di rendimento che sarebbe fondamentale per non rischiare brutte sorprese nella lotta serrata che c’è alle spalle del Napoli capolista. Dopo 24 giornate, infatti, la formazione nerazzurra ha rimediato ben 7 sconfitte, troppe per un club come quello meneghino, dato tra i grandi favoriti per la vittoria finale alla vigilia del torneo. Oggi l’Inter si ritrova quindi a difendere un piazzamento Champions che è obiettivo minimo ed assolutamente imprescindibile da raggiungere, non solo dal punto di vista del risultato in se, ma anche e soprattutto in termini economici, visto che una mancata qualificazione costerebbe circa 50 milioni di euro.
Non si può quindi permettere più alcun passo falso l’Inter che deve categoricamente approdare tra le prime quattro per il minimo sindacale, cercando poi di fare il meglio possibile nelle coppe.
È chiaro che Marotta e soci dovranno quindi lavorare in ottica cessioni con sacrifici all’altare dei conti e senza un’eventuale Champions i sacrifici dovrebbero essere ancora di più di quanto già immaginato. Skriniar è già sicuro partente a zero, e tra i papabili addii c’è anche Denzel Dumfries, involuto ed in fase calante, oltre che da tempo accostato a club inglesi. Oltre a lui anche Marcelo Brozovic è tra i principali indiziati, ma qualora non si arrivasse tra le prime quattro l’Inter potrebbe persino dover andare a toccare colonne ancora più importanti e costose come Lautaro, Barella e Bastoni.
Un trio di calciatori dal grande appeal a livello internazionale, e dei quali il club meneghino non vorrebbe assolutamente privarsi. I top club europei però li attenzionano e in caso di necessità a quel punto tutto potrebbe succedere senza più alcun tipo di giocatore incedibile.
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