Da super flop all’Inter a bomber del Benfica: Joao Mario vale oro

Il fantasista portoghese ha trovato la sua dimensione dopo la rescissione coi nerazzurri, i numeri parlano chiaro e vuol trascinare il Benfica in Champions

Da non credere. Eppure il calcio regala emozioni così. Nel giro di pochi anni, il Joao Mario che tutti conoscevano in Serie A è andato incontro ad una netta rivoluzione. In positivo, s’intende. Perché nel lontano 2016, quando venne acquistato dall’Inter per la modica cifra di 40 milioni di euro, aveva fatto trapelare grandi cose che alla fine si sono rivelate essere poco più che prestazioni sufficienti.

Joao Mario dal Benfica alla Premier, rimpianto Inter
Joao Mario – interlive.it

La sua esperienza in nerazzurra è quindi terminata con la rescissione del contratto al termine del 2021 a seguito di una serie indefinita e poco soddisfacente di prestiti, prima di essere ingaggiato con grande determinazione e lungimiranza a parametro zero dal Benfica. In madrepatria il fantasista portoghese ha quindi trovato la sua dimensione ideale a suon di gol e assist. Numeri da capogiro per qualsiasi calciatore nel suo ruolo. Specialmente in questa stagione, tra campionato e Champions League: sono 14, uno in più del bomberino Goncalo Ramos. La prossima estate, quindi, nel caso in cui venisse centrato anche l’obiettivo Scudetto ai danni del Porto, Joao Mario potrebbe tornare in auge nello scenario più prestigioso del calcio europeo.

Calciomercato, Joao Mario torna in lizza: altro che Inter

Alcuni club di Premier League, infatti, stanno monitorando con attenzione le sue gesta. E non si tratta soltanto di club di media classifica. A quanto pare, il suo ingegno è necessario per dare quel tocco di qualità ad un campionato sempre più competitivo e tecnico.

Joao Mario dal Benfica alla Premier, rimpianto Inter
Joao Mario – interlive.it

Il Benfica, suo malgrado per la perdita, non potrebbe fare altro che sorridere: potrebbe incassare un compenso di almeno 30 milioni di euro, tutti in plusvalenza. Un danno economico per l’Inter che lo aveva rilevato senza neppure monetizzare la sua cessione.

Gestione cookie