Il dirigente non farà più parte dello staff nerazzurro dal prossimo anno, ha fatto anche lui la storia del club portando in Prima Squadra grandi talenti
Attraverso i grandi club non passano soltanto nomi illustri del calcio giocato, ma anche altrettanti grintose personalità che operano dietro le quinte per favorire il progresso della società nel corso degli anni. Roberto Samaden non è da meno.
Il Responsabile del Settore Giovanile dell’Inter ha guidato il gruppo del vivaio nerazzurro per tredici anni consecutivi, scoprendo eccellenti talenti del calibro di Federico Di Marco, Michele Di Gregorio, Andrea Pinamonti, Cesare Casadei e Wilfred Gnonto. Ma dopo trentatré anni di collaborazione generale con il sodalizio di Viale della Liberazione, Samaden ha deciso di rinunciare in via definitiva alle proprie mansioni al termine di questa stagione sportiva. L’annuncio ufficiale verrà divulgato più avanti, ma quel che è certo è che ha comunicato al presidente Steven Zhang e il resto della dirigenza la propria intenzione. A seguire non si esclude che possano fioccare per lui nuove proposte da parte di altri club, non solo di caratura nazionale ma anche europea.
L’Inter saluta Samaden, pezzo di storia nerazzurra
La presenza di Samaden ha portato i suoi frutti sia dal punto di vista d’organico che dei risultati sportivi maturati nel corso delle innumerevoli stagioni, dal campionato Primavera alle rappresentative Under inferiori.
Sono stati 16 gli scudetti vinti dal Settore Giovanile nerazzurro sotto la sua guida, così come 22 le finali giocate. Oltre a queste immense soddisfazioni collettive, Samaden può vantare anche di pluripremiazioni da parte di Centri di Formazione e di Sviluppo gestiti a livello internazionale, anche da parte dell’ECA.