Milan e Inter finiscono nuovamente al centro delle critiche. Il tutto è legato al tema del nuovo stadio. Ecco cos’è accaduto
C’è aria di cambiamento da parte delle cugine milanesi. Sia Inter che Milan hanno, non a caso, manifestato voglia di avere a propria disposizione un loro nuovo stadio di proprietà. Seppur i rossoneri, infatti, abbiano già fatto sapere di essere intenzionati ad intervenire nell’area identificata a La Maura, è emerso fuori che la ‘Beneamata’, dal canto proprio, vorrebbe bonificare la zona che risulta abbandonata tra Assago e Rozzano.
“Dico no alla costruzione dello stadio del Milan nell’area de La Maura. Siamo la città più inquinata d’Italia e non possiamo assolutamente permetterci di consumare altro verde. È un patrimonio incredibile che è verde e tale deve rimanere. Ho la strana sensazione che Inter e Milan non sappiano neanche loro cosa vogliano precisamente. Cambiano idea ogni giorno” – ha detto il consigliere comunale di Milano dei Verdi Carlo Monguzzi una volta intervenuto nella trasmissione in onda su Tv Play.
“Sala, che io critico in quanto doveva prendere in mano la situazione con un po’ più di energia, si è detto invece disponibilissimo. Non è finita: a Milan e Inter consiglio vivamente di rilassarsi un attimo, di riparlarne e di far sapere, solamente in seguito, cosa vogliono fare per davvero. Io, per esempio, avrei già una mia teoria”.
Monguzzi a Tv Play: “Sì alla ristrutturazione di ‘San Siro’. Troppi fondi speculativi, ora si vogliono fare solo soldi”
Intervenuto nel corso della puntata condotta da ‘Calciomercato.it‘ in onda su Tv Play, lo ribadiamo, il consigliere comunale di Milano – addetto alla zona verde – Carlo Monguzzi ha parlato a proposito della situazione legata al nuovo stadio di Inter e Milan. Questa la restante parte del suo lungo ed interessante discorso.
“Non ho problemi a dirlo. L’ideale sarebbe ristrutturare San Siro. Per abbatterlo si consumerebbero, invece, circa 210 mila tonnellate di co2. Altro discorso: bisogna badare prima all’interesse dei cittadini e poi a tutti gli altri interessi finanziari. Adesso non abbiamo più a che fare con i Moratti e i Berlusconi di una volta, ma ci troviamo a confrontarci, esclusivamente, con fondi speculativi che vogliono fare soldi, stadio e vendere tutto. Sta diventando un cinema noioso. Se Milan e Inter dovessero andare seriamente fuori città, sarebbero i tifosi a rimetterci e non la stracittadina milanese. Occorre che il parco dia l’ok per fare una colata di cemento. Non mi pare fattibile”.