Il tecnico dell’Inter alla vigilia della sfida col Porto valevole per il ritorno degli ottavi di Champions: “Servirà la giusta concentrazione, vogliamo vincere”
Quarti di Champions e futuro. L’Inter e Inzaghi si giocano tutto o quasi domani sera al ‘Dragao’ di Oporto contro la squadra dell’ex Conceicao. Si parte dall’1-0 conquistato al ‘Meazza’ grazie al gol di Lukaku nel finale di una partita che fu intensa e molto nervosa. In Portogallo, sul piano della tensione, sarà probabilmente anche peggio.
Di seguito le parole rilasciate dal tecnico piacentino e riportate qui da Interlive.it:
SULLO SPEZIA – “Penso che perdere una partita come quella contro lo Spezia capiti una volta ogni 500 gare. Abbiamo parlato, abbiamo analizzato e ci siamo confrontati. Si tratta pur sempre del passato, però. Quello che conta è la partita di domani contro il Porto“.
SULLA GARA DI DOMANI – “Servirà la giusta concentrazione perché troveremo una squadra abituata a giocare queste partite di un certo livello. E’ il campo che parla e noi domani cercheremo di farlo parlare nel migliore dei modi. Ci siamo preparati al meglio, vogliamo vincere. Abbiamo giocato soltanto il primo tempo, adesso manca il secondo”.
SUL PORTO – “Sappiamo che è una partita molto molto sentita, fra due squadre che ci sono arrivate con pieno merito, superando due gironi difficilissimi. Affronteremo una squadra di qualità, l’abbiamo già visto nel match di andata. Rispettiamo il Porto, ma guarderemo innanzitutto a noi stessi. Domani ci sarà la resa dei conti in uno stadio caldo come il loro”.
SUL PERCORSO IN CHAMPIONS – “Siamo consapevoli di quello che troveremo, ma sappiamo anche un’altra cosa. Domani possiamo fare un grande salto e tornare tra le migliori otto d’Europa. Questo è già il secondo anno di fila che siamo agli ottavi, non succedeva da tanto e vogliamo andare ancora più avanti”.
L’ACCUSA DI INZAGHI – “Nel giorno del sorteggio, non so se vi aspettavate di vedere l’Inter agli ottavi. Noi, invece, ci abbiamo sempre creduto. Ci siamo arrivati, abbiamo fatto un match d’andata più che discreto e ora mancano i 90 più recupero di Oporto. Le critiche generali rivolte nei miei confronti? So chi muove le critiche e perché lo fa. Conosco per bene il mondo del calcio”.
SU LUKAKU – “Ho parecchi dubbi. Deciderò solamente domani. Vale soprattutto per Lukaku e Dzeko, devo ancora decidere per l’attacco. L’allenamento di domani mi aiuterà a capire meglio”.
SU SKRINIAR – “Skriniar è fermo da due settimane e mezzo e oggi ha svolto il primo allenamento completo in gruppo. Dovrò valutare, so cosa ha fatto Milan per provare ad essere della partita. Mi ha dato la sua più totale disponibilità, valuteremo”.
SU ZHANG – “Ci confrontiamo quotidianamente. Sia nel bene che nel male parlo sempre col presidente e coi direttori dopo ogni match. E’ facile restare uniti quando le cose vanno bene, ma è nei momenti di difficoltà che si giudica una vera squadra”.
Calhanoglu: “Il passato è il passato, ora guardiamo avanti. Vogliamo andare avanti in Champions”
Assieme al tecnico piacentino, poi, è intervenuto anche Hakan Calhanoglu nel corso della consueta conferenza stampa di rito: questa volta pre-Porto.
SUL MOMENTO DELL’INTER – “Il passato è il passato, non dobbiamo pensarci. Ora guardiamo alla Champions. Vogliamo passare ai quarti, è quello il nostro obiettivo. Sarebbe molto importante, non solo per noi calciatori e mister, ma per il club in generale”.
SULLA GARA DI DOMANI – “Quella di domani sarà una gara pesantissima. La posta in palio è alta, lo sappiamo bene. Ho giocato già qui e conosco l’atmosfera, ma io e i miei compagni siamo già carichi. Occorrerà mettercela tutta, noi daremo il massimo fino all’ultimo minuto. I portoghesi? Li conosco bene e ci provocheranno, ma questo lo dico nel massimo rispetto”.
L’ANTIDOTO PER QUESTO PERIODO– “Quando cadiamo ci rialziamo, lo abbiamo sempre fatto e continueremo a farlo. Si resta assieme sia nel bene che soprattutto nel male. Negli ultimi giorni ho visto i miei compagni abbastanza bene. I momenti no capitano, nel calcio non si può essere sempre al top, ma per questa gara ci siamo preparati bene”.
IL PARAGONE CON PIRLO – “Mi piace molto Pirlo, è il mio idolo. Non voglio però che si discuta di me, preferisco che sia la squadra a far parlare di sé. Io cerco solo di fare il mio lavoro al massimo”.