Il tecnico portoghese ha parlato alla vigilia di Porto-Inter. Tutte le dichiarazioni rilasciate nei confronti dei nerazzurri
Poco più di ventiquattr’ore al calcio d’inizio di Porto–Inter, match di ritorno degli ottavi di Champions dove ci si gioca il pass per i quarti. Altissima la posta in palio e di questo ne sono consapevoli sia Simone Inzaghi che Sergio Conceicao: con quest’ultimo che è intervenuto nella consueta conferenza stampa di rito nelle scorse ore.
Tutte le domande raccolte da Interlive.it che sono state poste nei riguardi del portoghese:
SULLA GARA DI DOMANI – “Ogni partita ha sempre una storia a sé. Penso che sarà una gara molto equilibrata, difficile e dove affronteremo una squadra composta da ottimi giocatori. Conosciamo le nostre caratteristiche, vogliamo arrivare ad imporre il nostro gioco. Dovremo essere pronti ad adattarci anche in base all’avversario, poi vediamo può cosa succedere. Servirà la giusta pazienza e occorrerà fare le cose per bene”.
SULL’INTER – “L’Inter dispone di un ottimo organico, con giocatori molto forti. Non so come si disporranno in campo, né tantomeno se giocherà Skriniar o Darmian come terzo centrale di difesa. Stesso discorso vale per l’attacco, scopriremo solamente domani chi sarà il partner d’attacco di Lautaro. Tutto questo non deve importarci, però. Abbiamo una strategia per affrontarli”.
SULL’ASSETTO DEL PORTO – “Posso decidere di giocare sia con i tre centrocampisti in mezzo al campo, oppure con i due esterni alti in base a mio piacimento. Deciderò nelle prossime ore, ora non voglio parlare di chi giocherà. Posso solamente dirvi che Joao Mario non ci sarà. Per il resto valuteremo domattina chi scenderà in campo dal 1′ e chi resterà con me in panchina”.
SUL LIVELLO DEL CALCIO ITALIANO – “Come ho già detto in altre occasioni, apprezzo molto il calcio italiano, mi piace parecchio. Ho una grande passione per l’Italia in generale. È una nazione fantastica: penso ad esempio a città come Milano, Roma e Parma. Anche il campionato è di livello”.
SULLE STATISTICHE – “Non do troppa importanza alle statistiche, né tantomeno alla storia e a tutto il resto. Sì, sarà importantissima l’esperienza. Stiamo pur sempre parlando di due club europei storici che hanno già vinto tanti trofei negli anni. Ad un certo punto, però, storia e statistiche finiscono da tutt’altra parte nel corso della partita”.
SUL MOMENTO NO DEI NERAZZURRI – “Io non sono allenatore dell’Inter e perciò non oso intervenire sulla loro situazione. Mi limito solamente a dire che qualsiasi sconfitta è pesante per ciascun club, tantomeno se stiamo parlando di una società abituata a vincere. E’ anche vero, poi, che le gare di campionato sono completamente differenti da quelle di Champions League. La mia convinzione è che mentalmente si arriva a vivere in maniera differente la partita”.
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