Da risorsa inestimabile a problema da gestire: Marcelo Brozovic sembra finito in una spirale di decadenza che preoccupa tutto l’ambiente
Brozovic dovrebbe partire dalla panchina contro il Porto, in quella che è la partita più importante della stagione. Potrebbe essere un segnale fondamentale per il futuro.
L’eventualità che il croato assista alla partita di Champions dalla panca rischia di avere un pesante impatto sul morale del giocatore stesso. Inoltre, la scelta di Inzaghi potrebbe essere interpretata dall’ambiente e dal mercato come un ulteriore segnale di addio. Una prospettiva già evocata ma sulla quale non è ancora possibile ragionare in termini pratici. L’ipotesi di un trasferimento al Barcellona rimane a oggi la più suggestiva e forse probabile. Brozovic potrebbe presentarsi in Spagna come l’erede di quel Busquets, corteggiatissimo dall’Inter Miami di Beckham. Pare che il club statunitense abbia offerto allo spagnolo un contratto da quasi sei milioni di euro a stagione.
Il Barcellona, tuttavia, non ha i soldi richiesti dall’Inter per prendere il croato. Marotta valuta Brozovic 25-30 milioni, e non è disposto a scendere più di tanti. Mentre i catalani starebbero pensando a un prestito oneroso. Per l’Inter, però, l’unica alternativa al pagamento cash dell’intero prezzo del cartellino è lo scambio con Kessié.
Le ultime prestazioni del croato, fermato in stagione da un lungo infortunio, potrebbero sconfortare tutti i possibili acquirenti. Barça compreso. Brozovic è alle prese con un problema fisico non del tutto risolto. Deve ancora recuperare la forma partita. In più, ha trentuno anni, un caratterino non sempre sopportabile e uno stipendio molto, molto alto.
Da pedina fondamentale a problema: il grigio presente di Marcelo Brozovic
Il croato non vorrebbe lasciare l’Inter, e l’impressione generale è che dopo il ricco rinnovo dell’anno scorso si sia un po’ seduto sugli allori. Inzaghi crede ancora che Brozovic possa essere importante per la squadra, ma intanto gli preferisce Calhanoglu. E contro il Porto non dovrebbe rischiare la mossa doppio play o lo spostamento di ruolo del turco.
Epic Brozo non è l’uomo che regolerà i tempi della squadra contro il Porto? Da un punto di vista tattico, il ritorno degli ottavi di Champions dovrebbe essere la partita ideale per schierare uno come il croato, capace di coprire e di gestire la palla, addormentando all’occorrenza il gioco. Ma le possibilità di vedere Brozovic in campo stasera sembrano scarse. Una scelta tecnica, quella di Simone Inzaghi…
Come la prenderà il centrocampista croato? La interpreterà come l’ennesima bocciatura? A spiegare l’esclusione di Epic Brozo non ci sono soltanto questioni di equilibri tattici consolidati: il croato ha giocato male contro lo Spezia, e quella doveva essere la prova per ribadire a tutti la propria importanza. Rispetto a quanto visto nella passata e nella prima parte di questa stagione, Brozo sembra oggettivamente un altro: corre di meno, è meno illuminante e soprattutto meno essenziale al gioco.
In tutto ciò influisce di sicuro anche la crescita di Calhanoglu nel ruolo di regista. Il turco adattato da perno del centrocampo proprio in seguito all’infortunio da Brozovic ha sempre fatto bene e ha offerto alla squadra alcune soluzioni che precedentemente non erano concepibili. Il problema di Brozovic è dunque il collega turco? In parte è così. Ma ci sono tante altre questioni marginali.
Vendere, per non trovarsi in squadra una riserva svogliata e dall’ingaggio elevatissimo
Morale della favola, si potrebbe sul serio arrivare a un divorzio fra il croato e l’Inter. E questo nonostante il fatto che il centrocampista abbia rinnovato da poco e abbia un contratto valido fino al 2026.
Conta poi l’aspetto economico: l’Inter, da parte sua, non ha alcun interesse a tenere un giocatore dall’ingaggio così elevato, che non può più essere, tra le altre cose, considerato un elemento centrale al progetto. Mettiamoci anche che Brozo è apparso negli ultimi tempi più svogliato e strafottente del solito, e il quadro è completo.
Che ci sia stata qualche incomprensione o qualche frizione fra lui e la dirigenza è ormai chiaro. Marcelo si è voluto preservare per il Mondiale, e la cosa non è piaciuta troppo all’Inter. Dato che quando è tornato dal Qatar si è presentato alla Pinetina praticamente a pezzi.
La ragione principe della possibile partenza, a ogni modo, non ha a che fare con tutto questo. I nerazzurri, com’è noto, sono obbligati a cedere nella prossima sessione estiva di calciomercato per far rifiatare le casse del club. E i nomi con più mercato sono appunto Dumfries e Brozo.