Nel salotto di Bobo TV, Lele Adani cerca di solito di affrontare ogni argomento senza trascendere in posizioni estreme, di conseguenza è sempre stato uno dei più teneri nei confronti dell’Inter e di Inzaghi.
Di norma, è Antonio Cassano quello abituato a criticare più aspramente l’operato del tecnico piacentino. Ora però anche l’ex difensore interista Lele Adani ha qualcosa da rimproverare a Inzaghi.
L’Inter è riuscita a passare ai quarti di finale di Champions League pareggiando 0-0 contro il Porto, ma per Adani l’atteggiamento di Simone Inzaghi non può essere giudicato positivamente. La prestazione dei nerazzurri non è stata troppo coraggiosa ed esaltante: questa, in sintesi, la posizione dell’ex difensore e ora opinionista tv.
Nel finale di gara c’è stata innegabilmente parecchia sofferenza. L’Inter ha resistito, ma è stata anche fortunata. Ed è quest’evidenza a far nascere la critica del noto commentatore tv. Pur riconoscendo all’Inter i giusti meriti per aver superato il Porto, secondo Adani, la partita in Portogallo ha palesato alcuni aspetti sconfortanti riferibili a una crisi atletica e di gioco della squadra.
“Pur speculando sull’1-0 di San Siro, alla fine è andata, e in fondo il Porto non ha avuto occasioni clamorose“, ha dichiarato il quarantottenne di Correggio alla Gazzetta dello Sport. “Ma nei centottanta minuti i nerazzurri sono stati fortunati. L’Inter poteva permettersi un atteggiamento votato a una gara di sacrificio, ma mi è piaciuto di più il modo di stare in campo del Milan, che con il Tottenham è riuscito a ripartire sempre”.
Secondo Adani la partita non ha scacciato i fantasmi della sconfitta contro lo Spezia e non mette al sicuro Inzaghi. “Serve una vera crescita”, afferma l’ex calciatore. Ovviamente, il tecnico dell’Inter si sente ora più al riparo da critiche generalizzate. Il risultato che gli era stato chiesto a inizio stagione è stato raggiunto: arrivare fra le prime otto di Europa. Secondo Adani, però, servirà qualcosa in più per poter concludere decentemente la stagione. E non solo in Champions.
“Puoi anche decidere di difenderti più basso di venti metri rispetto al solito“, ha spiegato Adani. “Ma l’Inter è mancata nella fase di ripartenza. La qualificazione è da portare a casa senza enfasi, una vera crescita deve passare anche dall’atteggiamento”.
Non possiamo dargli torno. La prestazione dei nerazzurri non è stata brillante. L’Inter è apparsa timida soprattutto a centrocampo e in attacco. Lautaro si è dato da fare, ma non è mai riuscito a incidere. Dzeko e Lukaku hanno fatto pochissimo. A centrocampo, Calhanoglu e Mkhitaryan hanno sudato e lottato, cercando di proporre gioco, ma alla fine hanno dato il meglio soprattutto in copertura. Barella ha sbagliato troppo. Dumfries ha fatto tremare tutta la tifoseria con una prestazione che ha risvegliato il ricordo di Yūto Nagatomo.
E ora per l’Inter si apre una fase delicatissima. Ci sarà il triplo appuntamento con la Juventus, con la sfida in campionato e la doppia semifinale di Coppa Italia. Poi ci sarà qualcuno da affrontare nei quarti di finale di Champions. Anche se si è secondi in classifica e ai quarti di Champions non ci si può sedere sugli allori. Tante cose non girano. E Inzaghi dovrebbe intervenire.
Alla fine della partita Inzaghi ha dimostrato tutta la propria soddisfazione, parlando di un grande risultato. Sembra che abbia già archiviato l’ennesimo passaggio a vuoto in campionato. Nell’ambiente si dice che il caro Simone non sbagli mai certe partite secche. E infatti l’Inter più opaca degli ultimi anni si è qualificata ai quarti di Champions. La difesa si è riscattato, dopo aver fatto molte figuracce in campionato. L’attacco non è quasi pervenuto. Ma per Inzaghi va tutto bene.
“Abbiamo disputato un’ottima partita“, ha detto il mister interista. “I ragazzi sono stati bravissimi. Il nostro è un grandissimo gruppo che si è compattato facendo una grande gara contro un’avversaria difficile da affrontare. Abbiamo sofferto un po’ nel finale, ma sono contento”.
Come giocherà l’Inter contro la Juve, il 19 sera? Non possiamo saperlo. I nerazzurri passano troppo velocemente da prestazioni avvilenti a grandi prove d’orgoglio, e viceversa. L’unico dato certo sul derby d’Italia, per ora, è che il big match Inter-Juventus sarà affidato all’arbitraggio di Chiffi, con Mazzoleni al VAR.
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