Il derby ‘d’Italia’ si gioca anche sul mercato. Sbucano anche nerazzurri e bianconeri nella corsa al nuovo centravanti in scadenza nel 2024
Dal campo al mercato, Inter-Juventus non finisce mai. Ecco le ultime novità con protagoniste le acerrime rivali che ieri sera si sono sfidate al ‘Meazza’.
Sia la squadra di Inzaghi che quella di Allegri necessiterebbero di una nuova prima punta. Perché questo? Se non altro per il fatto che i nerazzurri dovranno fare i conti con la situazione Lukaku, non ancora certo al 100% della riconferma, mentre i bianconeri dovranno difendersi dagli assalti esteri per Vlahovic (che può seriamente fare le valigie a fine stagione). In tal senso, occhio all’ipotesi Ben Yedder che, nei mesi a venire, potrebbe essere proposto sia ad un club che all’altro.
Per via del suo contratto con data valida sino a giugno 2024, Wissam Ben Yedder potrebbe dire addio al Monaco nel corso della prossima estate.
Già 22 reti e 5 assist totalizzati nel corso di quest’annata e che l’hanno, poi, portato ad essere tra i migliori marcatori di Ligue 1 (16 di questi, non a caso, sono giunti proprio in campionato). Tramite il supporto dei propri agenti, infatti, non è affatto escluso che il classe ’90 possa essere già alla ricerca di una nuova avventura da poter intraprendere a fine anno: ipotesi per cui potrebbe, eventualmente, venir offerto sia alla Juventus che all’Inter. Il calciatore ha un valore di mercato che si aggira attorno ai 12 milioni di euro essendo in scadenza tra un anno ma, nonostante questo, è un’ipotesi a cui sia l’una che l’altra direbbero difficilmente sì.
Restando sempre in tema Juventus, ecco le parole dell’ex presidente della camera investigativa della UEFA, Umberto Lago, in diretta a ‘Calciomercato.it‘ sul canale Twitch di Tv Play.
“Deduco che l’organo di Controllo Finanziario dei Club UEFA (CFCB) stia acquisendo tutte le carte necessarie per valutare se la Juventus abbia, all’epoca, fornito o meno informazioni corrette che hanno portato la UEFA a firmare il settlment agreement. Se così non fosse, o nel caso in cui le informazioni dovessero risultare errate e fraudolente, credo si aprirebbero scenari di sanzioni più gravi. L’UEFA non può decidere da sola se le informazioni siano errate. Mi aspetto che la Juve ammetta che le informazioni inviate erano errate, spiegando perché lo fossero”.
Se non ci fossero spiegazioni da parte di questi ultimi o se le informazioni risulteranno intenzionalmente errate, potrebbe esserci l’esclusione dalle competizioni. Per poter esprimersi si ha bisogno di dati certi e non ci si può esprimere in maniera punitiva finché non è provato che i dati forniti fossero sbagliati. Fino a quel punto, secondo me l’UEFA non può prendere le decisioni, ma può continuare le sue investigazioni”, ha concluso.
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