L’Inter non aveva mai raccolto così pochi punti al giro di boa della ventisettesima giornata di Serie A negli ultimi sette anni, negativo anche il trend di gol fatti e subiti
La sconfitta rimediata dall’Inter nell’ultimo big match del campionato di Serie A contro la storia rivale della Juventus ha costretto la formazione di Simone Inzaghi a cedere il passo in classifica all’ex squadra del tecnico piacentino, la Lazio di Maurizio Sarri, ora seconda a 52 punti dopo 27 partite disputate. Per i nerazzurri, fermi a 50 in un terzo posto risicato, non si tratta dunque di un grande bottino dopo ventisette giornate di ostilità.
Le statistiche parlano chiaro anche questa volta, come accaduto diverse volte nel corso di questa stagione. I tre risultati negativi maturati nelle ultime quattro uscite hanno portato a 9 le sconfitte totali, un bilancio clamorosamente tragico rispetto alla stessa quantità di risultati prodotta nelle annate precedenti. In riferimento allo scorso anno con Inzaghi alla sua prima stagione in nerazzurro, infatti, l’Inter ha conquistato 5 punti in meno. Il bilancio sale a 15, addirittura, in relazione alla stagione dello Scudetto vinto nel 2020/2021 sotto la guida di Antonio Conte. Soltanto nel 2018 l’Inter aveva mostrato segni simili quando alla guida tecnica c’era lo stesso Luciano Spalletti che oggi svetta col Napoli, ma per scovare un bilancio ancora peggiore bisognerebbe tornare indietro adirittura al 2016, quando sulla panchina nerazzurra sedeva Roberto Mancini, oggi commissario tecnico della Nazionale.
Non solo questione di punti: bilancio Inter negativo di reti fatte e subite
Oltre al numero di punti conquistati in stagione, l’Inter non può neppure vantarsi del fatto di essere stata tanto prolifica sottorete come in passato. Alla ventisettesima giornata i nerazzurri hanno messo a segno soltanto 47 reti (mai tanto male negli ultimi tre anni) e ne hanno incassate 31.
Il dato sulle reti subite, dunque, è quello che lascia maggiormente di stucco. L’Inter non subiva tanti gol dalla stagione 2014/2015, quando furono 35 e la squadra nerazzurra terminò all’ottavo posto in classifica.
A fronte di tale magra, dunque, i club nerazzurro dovrà attentamente riflettere sui grandi cambiamenti da apportare a partire dalla prossima stagione. Non è ancora ben chiaro se tra questi potrebbe esserci il cambio allenatore, ma sicuramente Inzaghi non è esente da colpe e non può dormire sonni tranquilli.