Il Lukaku risorto in nazionale non tranquillizza i dirigenti interisti. Si cerca ancora un bomber per la prossima stagione. L’ultimo nome accostato ai nerazzurri è un ex Milan pronto a dire addio alla Premier
Agenti e intermediari hanno già cominciato a bussare alla porta dell’Inter per proporre i loro assistiti. Occhio al nome di Aubameyang, ai margini del Chelsea. L’ex Milan si è stufato della Premier e pensa con nostalgia alla sua esperienza in Italia.
Secondo quanto trapelato negli ultimi giorni il trentatreenne francese naturalizzato gabonese potrebbe risolvere il proprio contratto a fine stagione con i Blues e liberarsi quindi a zero. All’Inter il profilo non dispiace, ma ci sono vari problemi marginali. Il primo è che al Chelsea, il centravanti si becca uno stipendio da 350.000 sterline a settimana, vale a dire circa 420.000 euro. Insomma, pur volendo ridursi l’ingaggio, non sarebbe mai disposto a scendere sotto i 10 milioni a stagione. Troppi per chiunque in Serie A, specie per l’Inter.
Il gabonese cresciuto nelle giovanili del Milan è poi culturalmente e sentimentalmente legato al Milan. Anche per questioni di forma, sarebbe disposto a un “tradimento” solo di fronte a una proposta molto conveniente. C’è poi un’altra questione che frena i nerazzurri: se il giocatore è finito ai margini del progetto Chelsea è perché negli ultimi due anni è apparso meno brillante dal punto di vista fisico.
Un ex Milan dalla Premier all’Inter: ecco perché sembra difficile
L’occasione di prenderlo a zero non va scartata a priori, ma Beppe Marotta sa già che si tratta di un affare assai complicato. L’attaccante è criticato a Londra per la sua incostanza. Alterna lunghe fasi di letargo a giornate in cui decide di svegliarsi e fare il campione. Per l’Inter, come caratteristiche, potrebbe essere un’alternativa a Romelu Lukaku. In più potrebbe offrire alcune soluzioni tecniche che ai nerazzurri mancano da anni: la capacità di saltare l’uomo e di inventarsi goal difficili.
L’Inter, a oggi, spera ancora in una resurrezione di Lukaku. Dopo il sussulto d’orgoglio con la maglia del Belgio contro la Svezia, ci si attende che in Big Rom sia scattato qualcosa a livello mentale. Inoltre, l’anno prossimo potrebbe arrivare un altro allenatore sulla panchina dell’Inter, magari un tecnico in grado di rimettere Lukaku al centro dell’idea di gioco, così come Inzaghi non ha potuto o saputo fare. L’idea del prestito-bis dal Chelsea, insomma, non è ancora tramontata.
E se invece Lukaku continuasse a deludere? In quel caso, il rinnovo del prestito diventerebbe improbabile. E l’Inter si impegnerebbe per chiudere un accordo con Roberto Firmino, che non rinnoverà col Liverpool, o qualche altro parametro zero dal nome suggestivo.
Opzione suggestiva ma poco percorribile
Marcus Thuram in questo senso è ancora un obiettivo dei nerazzurri, ma non va inteso come sostituto del belga. Il figlio d’arte arriverebbe come up-grade rispetto a Correa, destinato in un modo o nell’altro a farsi da parte.
Sull’ex Milan che ora gioca in Premier con il Chelsea ci si potrebbe anche investire, ma solo nel caso in cui tutte le altre opzioni (Lukaku, Firmino, Thuram, Ben Brereton Díaz, Josh Maja) dovessero risultare impossibili o non più percorribili. Pierre-Emerick Emiliano François Aubameyang non dà garanzie da quando si è allontanato dall’Arsenal. Con la maglia blaugrana era partito bene (segnò 13 reti in 21 gare) ma si perse poi per questioni comportamentali dopo un solo trimestre. Al Chelsea ha deluso sotto più punti di vista.
Ciò non toglie che uno come lui potrebbe essere un innesto importante per i nerazzurri: ha classe, forza e soprattutto una grandissima esperienza internazionale. In più c’è il Decreto Crescita da poter sfruttare per il suo ingaggio. Marotta, di solito, in certe situazioni ci sguazza. Ma qualcosa lo trattiene.