Con l’addio di Antonio Conte al Tottenham si è riacceso il gioco delle ipotesi e delle speculazioni sul nome del successore di Inzaghi sulla panchina dell’Inter: oltre al salentino, si evocano Motta, De Zerbi e poi il sogno proibito di Marotta
Thiago Motta resta in pole come prossimo allenatore dell’Inter, ma non si può certo escludere a priori la suggestione di un ritorno di Conte. L’ex Tottenham ha un bel ricordo della squadra e dei tifosi, e sente di aver lasciato troppo in fretta i colori nerazzurri.
Un Conte bis sarebbe però poco gradito alla dirigenza nerazzurra, e non solo per via di vecchi screzi fra le parti mai chiariti o superati, o di alcune questioni rimaste in sospeso dai tempi dell’addio.
Conterebbero più che altro le prevedibili pretese del tecnico in chiave mercato, cui la società non potrebbe rispondere certo con un sorriso di disponibilità. Ecco perché è molto più probabile che, in caso di esonero o dimissioni di Inzaghi, l’Inter punti a un allenatore giovane, più collaborativo e dalla personalità non troppo ingombrante.
Non prende quota la suggestione De Zerbi, che tra clausola e ingaggio costerebbe non poco. Inoltre, per prendere De Zerbi i nerazzurri dovrebbero considerare di apportare una mezza rivoluzione tattica, cosa che implicherebbe uno sforzo sul mercato troppo impegnativo. Meglio in questo senso Juric, che gioca con una difesa a tre e non sembra certo il tipo da alzare la voce per chiedere campioni. Anche dal punto di vista dello stipendio, Juric sarebbe il più abbordabile, insieme a Thiago Motta. Infine c’è un’altra suggestione…
Il vero sogno di Marotta per la panchina dell’Inter
In aperta contraddizione con la dichiarata strategia di voler scegliere un tecnico giovane e non troppo blasonato e costoso, bisogna di nuovo spendere il nome di un allenatore dal grande curriculum. C’è infatti chi immagina un’Inter allenata nientepopodimeno che da Max Allegri. Tuttosport scrive che il livornese resta “il vero sogno di Marotta“.
Da un punto di vista economico, Allegri porterebbe via molti milioni per l’ingaggio, ma non pretenderebbe dalla società grossi sforzi sul mercato. Non c’è tecnico più aziendalista di Allegri. Ecco una frase che suona quasi come un luogo comune. Ma il fatto che proprio il coach della Juventus possa sedersi sulla panchina interista non suona come una notizia incoraggiante per i tifosi interisti, i quali sperebbero apertamente in un cambio di direzione, cioè nell’arrivo di una guida tecnica più coraggiosa e innovativa.
Al mondo Inter non piace l’atteggiamento “troppo jventino” che Allegri ha avuto in questi anni. Ma, da questo punto di vista, dopo aver accolto Conte, tutto è possibile. Quindi il sogno di Marotta, anche se complicato, non dovrebbe essere giudicato attraverso la categoria logica dell’impossibilità. Dovesse essere scaricato dalla Juve (magari per far posto a Zidane), Allegri potrebbe aver voglia di rinnovarsi, di costruirsi una storia diversa… Ma oggi la possibilità più forte resta quella di una permanenza sulla panchina dei bianconeri.
L’eterna guerra fra Inter e Juve
Intanto si continua a parlare di derby d’Italia. Le due squadre si affronteranno ancora in coppa Italia, e l’Inter arriva alla doppia sfida con il dente avvelenato dopo le polemiche del goal di Kostic viziato dal fallo (o i falli) di mano.
Si continua a protestare anche per la disparità di giudizio nelle sanzioni disciplinari. I nerazzurri credono che D’Ambrosio sia stato punito troppo severamente e che Paredes sia stato palesemente graziato dal giudice sportivo.
Del sogno di Marotta si parlerà il meno possibile: Allegri è un nome pesate e sgradito per più motivi. E l’Inter in crisi non può permettersi di gestire voci del genere, che creano solo tensioni e malumori. Non è il momento.
🚨Per l’Inter è del tutto evidente la disparità di trattamento con Paredes, squalificato solo un turno.
Dovesse essere accolto il ricorso, il difensore sarebbe arruolabile per la sfida con la Salernitana del 7 aprile. #SalernitanaInter #InterJuve #DAmbrosio pic.twitter.com/QGuiqb2HqL— Interlive (@interliveit) March 28, 2023
Allegri potrebbe anche essere tentato da un’esperienza all’estero. Per lui si parla di un interesse del Tottenham e del PSG. Lo stesso PSG corteggia anche Motta. E poi c’è anche in bilico il futuro di Gian Piero Gasperini con la Dea. Il tecnico non sa ancora se contninuerà ad allenare a Bergamo: se ne parlerà a fine stagione nonostante un contratto fino a giugno 2024 con opzione fino al 2025. In caso di addio l’Atalanta pensa a Ivan Juric e continua a monitorare Thiago Motta, tecnico che sta facendo molto bene al Bologna.