Chi dopo Inzaghi? Secondo TuttoSport l’Inter starebbe puntando a De Zerbi, per una rivoluzione totale: i dirigenti vogliono un allenatore di “gioco”, per far partire una ricostruzione totale del progetto tecnico
Secondo il giornale torinese il quarantatreenne Roberto De Zerbi potrebbe essere una delle prime scelte della dirigenza interista accanto a Thiago Motta per il post Inzaghi. E si parla di un contatto fra Marotta e l’allenatore bresciano attualmente al Brighton. “Già stato preallertato un intermediario per provare ad abbassare la clausola di rescissione col Brighton (13 milioni)“, si legge sul quotidiano sportivo.
Le cose stanno davvero così? Roberto De Zerbi è sempre piaciuto a Beppe Marotta, ma prendere un allenatore del genere significherebbe per l’Inter dare inizio a una vera e propria rivoluzione tecnica. Bisognerebbe passare al 4-3-3 o a moduli simili, comprare giocatori funzionali al gioco dell’ex coach del Sassuolo, votarsi a una filosofia differente: rinunciare ai risultati immediati (che comunque sono mancati con Inzaghi) per sposare l’idea di un progetto a lungo termine.
Inoltre, non ci sono conferme di un contatto fra De Zerbi e l’Inter. TuttoSport parla di dirigenti interisti già stati “in missione” durante la sosta e di un incontro a Miami col presidente e proprietario del Brighton Tony Bloom. In pratica, secondo questa narrazione, Maratta o un suo uomo avrebbero discusso con Bloom per capire quale sia la vera posizione del club.
C’è chi sostiene che il Brighton opporrebbe ogni tipo di resistenza a un trasferimento del tecnico. E poi c’è chi parla di un De Zerbi particolarmente intrigato dall’idea di un ritorno in Italia. A conti fatti, sembrano tutte chiacchiere a vuoto, almeno per ora. De Zerbi sta pensando solo al Brighton, e i dirigenti dell’Inter sono pienamente concentrati sulla stagione in corso (l’Inter lotta ancora su tre fronti, non dimentichiamocelo).
Ma quando c’è aria di crisi è ovvio che i giornalisti e i tifosi si proiettino già al di là del presente. Per questo si tirano continuamente in ballo De Zerbi e Motta e si parla anche di colloqui (definiti come “segreti”) con Pochettino. E, ovviamente, si continuano a ipotizzare trattative e possibili confronti con Antonio Conte per capire se è possibile riallacciare il rapporto.
De Zerbi: una rivoluzione che l’Inter non può al momento permettersi
Roberto De Zerbi sta facendo benissimo al Brighton ed è uno dei tecnici più celebrati in Premier League. Il suo gioco è spettacolare e coraggioso: esalta i giocatori veloci e gli interpreti più tecnici. Ultimamente sta giocando con una sorta di 4-2-4 in possesso palla, con attaccanti larghi ed esterni laterali pronti ad accentrarsi o a giocare pochi metri dietro le punte. L’allenatore cerca l’equilibrio affidandosi ai centrocampisti difensivi, posizionati molto vicini sempre sotto la linea di metà campo, come ombre avanzate dei due difensori centrali.
In questo modo il tecnico italiano punta a dominare il possesso palla nella prima fase. Per parlo si affida sull’abilità dei difensori centrali di spingersi oltre il pressing avversario, dialogando senza timore con i centrocampisti e i laterali. Il centrocampo è dunque chiamato a movimenti veloci e a combinazioni ardite per trovare spazi e liberare il campo alla retroguardia. Da qui, gli attaccanti vengono serviti con passaggi diretti e verticalizzazioni.
Nella condizione in cui l’Inter si trova attualmente, De Zerbi potrebbe essere la miglior soluzione possibile, perché è uno che sa lavorare con i giovani e far migliorare i calciatori anche dal punto di vista tattico. Purtroppo, però, non è affatto scontato che l’Inter possa permettersi di pagare la clausola. Inoltre non è detto che la rivoluzione collegata al possibile arrivo di De Zerbi sia nei piani di Zhang.
L’alternativa più verosimile è ancora Thiago Motta, considerando che Conte non verrebbe mai senza avere la certezza di un budget alto da spendere sul mercato. Chi resta? Si parla di Italiano, Juric e Pochettino, tutti nomi che non scaldano troppo il cuore dell’interista medio.
Dalla Premier all’Inter: un affare assai complicato
Risulta anche poco probabile che De Zerbi abbia voglia di lasciare il miglior campionato al mondo per trasferirsi in una piazza complicata, attualmente in crisi finanziaria e gestionale. Il Brighton, pur essendo una squadra di metà classifica in Premier, ha possibilità di mercato maggiori a quasi tutte le squadre di Serie A. Certo, con l’Inter De Zerbi potrebbe puntare a giocare in Champions… Ma non è detto che i nerazzurri centrino l’obiettivo della qualificazione, e in più il Brighton può arrivare allo stesso traguardo in pochi anni: il club inglese punta sulla progettualità.
C’è anche chi pensa che per De Zerbi l’attuale club possa essere una vetrina per trasferirsi presto in top club di Premier. Magari il Chelsea. De Zerbi è un allenatore da progetto. E all’Inter pensare a un progetto tecnico a lunga scadenza è più che un tabu. Se Inzaghi verrà licenziato, l’Inter potrà permettersi un tecnico di bassa fascia, con basso stipendio. Uno come De Zerbi significherebbe spendere almeno 40 milioni per rinnovare tutto lo staff tecnico e liquidare Inzaghi, più il budget di mercato almeno 50 milioni per acquistare cinque giocatori adatti al nuovo modulo.
Inzaghi non è stato ancora esonerato, in verità. E il tecnico ha ancora la possibilità di tenersi l’Inter. Ma solo a una condizione: chiudendo tra le prime quattro in Serie A e arrivando alla finale di Champions e magari vincendo la Coppa Italia. Roberto De Zerbi sarà anche il preferito dai dirigenti, ma costa troppo, e questa cosa frena Zhang.