De Zerbi ‘spiazza’ l’Inter: accordo da 18 milioni

Per l’anno prossimo l’Inter continua a ragionare sul nome di Roberto De Zerbi, ma l’allenatore bresciano potrebbe essere lusingato da un accordo ben più ricco

De Zerbi piace tanto per il post-Inzaghi, e non è più un mistero. Marotta sa benissimo che l’affare è complicato, sia per costi (c’è una clausola di rescissione da 13 milioni da considerare) sia per la concorrenza. Ci sono infatti varie squadre di Premier che potrebbero voler ingaggiare l’attuale coach del Brighton. Si è parlato di Chelsea e Arsenal, nelle scorse settimane…

De Zerbi: tentazione permanenza in Premier
Roberto De Zerbi – interlive.it

Ora però la pista più calda sembra quella che porta al Tottenham. Per il dopo Conte, gli Spurs potrebbero provare un altro italiano: De Zerbi piace al pubblico e alla società per il suo gioco propositivo e coraggioso, e sembra l’uomo giusto per poter ricostruire. In Inghilterra parlano già di un possibile accordo fra De Zerbi e i dirigenti del Tottenham di almeno tre anni da 6 milioni di euro netti. Troppi per l’Inter.

Poi c’è l’Arsenal che si butterebbe a capofitto su De Zerbi se Arteta dovesse salutare. I Gunners hanno già individuato da tempo il sostituto nel caso in cui il loro allenatore dovesse prendere altre strade. E l’italiano è il profilo giovane che piace più alla dirigenza. In generale, sembra che De Zerbi, seppur lusingato dalla corte nerazzurra, voglia restare in Premier, dove il suo calcio è più apprezzato. Ultimamente anche Pep Guardiala ha tessuto le lodi dell’allenatore bresciano: “Il Brighton è uno spettacolo e De Zerbi sta cambiando tante cose nel calcio inglese“.

De Zerbi fra Inter e Premier: occhio a un accordo con gli Spurs

Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, Marotta potrebbe però puntare su un rapporto di stima reciproca con l’allenatore. L’ex Sassuolo era infatti già stato sondato dai dirigenti interisti per sostituire Conte. Poi le strade non si incrociarono per dettagli marginali, e il tecnico andò allo Shakhtar Donetsk. Sembra che uno degli sponsor più forti di De Zerbi sia Baccin. Il vicedirettore sportivo dell’Inter conosce infatti molto bene l’ex Sassuolo: hanno lavorato insieme, anche per poco tempo, a Palermo (in pratica da inizio settembre a fine novembre 2016). Ma fra i due è sorta subito una buona amicizia.

De Zerbi: futuro in Premier
Roberto De Zerbi – interlive.it

All’epoca Baccin era direttore dell’area tecnica e responsabile del settore giovanile della squadra siciliana. De Zerbi, invece, un allenatore alla prima esperienza in Serie A. Poi ci sarebbero state Benevento e Sassuolo. E quindi il salto all’estero, con l’esperienza in Ucraina.

De Zerbi ha lasciato l’Ucraina per la guerra, e anche a malincuore: si trovava bene allo Shakhtar. Mai scelta fu più fortunata: atterrando in Inghilterra a settembre, De Zerbi ha preso il posto di Potter al Brighton e ha cominciato a giganteggiare con una squadra considerata destinata alla retrocessione. De Zerbi ha firmato un accordo fino al 2026 con il club di Premier, ma l’accordo prevede una clausola rescissoria di 13 milioni di euro. Ed è questa clausola, al momento, a bloccare l’Inter.

Concorrenza spaventosa… meglio Motta?

In più c’è anche la concorrenza di altri club con la quale fare i conti: il Tottenham è il più pericoloso, perché può offrire al tecnico italiano un ingaggio altissimo e poi molti giocatori funzionali per il suo modulo. Poi ci sono il Chelsea e l’Arsenal, di cui abbiamo già trattato, e la Roma, che potrebbe valutare il suo profilo in caso di separazione con Mourinho.

De Zerbi: probabile accordo con il Tottenham
De Zerbi – interlive.it

Insomma, anche se al momento il preferito della dirigenza interista per una rivoluzione interna sarebbe proprio De Zerbi, il suo ingaggio da parte dei nerazzurri appare inverosimile. Anche perché, dopo averlo preso bisognerebbe intervenire massicciamente sul mercato per prendere giocatori adatti al suo gioco iper-offensivo.

L’ipotesi più rumorosa per il post-Inzaghi conduce al solito Antonio Conte. Ma senza i benefici fiscali, a oggi, è troppo complicato pensare a un suo ritorno. Meglio un allenatore giovane e dalle pretese economiche non troppo alte. Uno come Thiago Motta, per esempio. O al limite Italiano.

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