Nonostante il fatto che ultimamente si parli più di De Zerbi, Pochettino o Conte, il vero candidato a succedere a Inzaghi all’Inter è sempre Thiago Motta
L’oriundo è davanti a tutti gli altri possibili nomi, anche per ragioni economiche. Inoltre, partita dopo partita, Thiago Motta sta convincendo sempre di più i dirigenti dell’Inter sul suo valore. Pare che anche Zhang lo stia osservando con interesse. E c’è chi sostiene che fra i due potrebbe essersi già consumata almeno una chiamata telefonica.
A Bologna sono infatti tutti preoccupati: nell’aria si sente già l’olezzo di un deludente addio dopo una stagione per molti versi straordinaria. Nessuno si aspettava questo rendimento da parte della squadra, ma tutti sanno che il merito è principalmente attribuibile a Thiago Motta. Anche Inzaghi ne è cosciente: è Motta l’avversario da temere, semmai il tecnico piacentino abbia davvero voglia di conservare la panchina nerazzurra.
Paradossalmente, Inzaghi rischia di non qualificarsi in Champions, e invece Thiago Motta potrebbe condurre il suo Bologna a una trionfale qualificazione di Europa League. Le partite contro l’Atalanta e contro il Milan, le prossime due in programma, diranno molto sulle vere potenzialità della squadra allenata dall’ex Inter e PSG. E così anche Inzaghi dovrà tifare per il nemico Motta, nella speranza che possa togliere punti alla Dea e al Milan, avversarie dirette nella corsa alla Champions.
Inzaghi teme Thiago Motta, ma è costretto a far il tifo per lui
Per la sfida contro l’Atalanta dell’8 aprile, Thiago potrà contare su Lukasz Skorupski, recuperato dopo l’attacco febbrile avuto domenica e che gli ha fatto saltare la sfida con l’Udinese. Mancheranno invece Andrea Cambiaso e Marko Arnautovic. L’austriaco dovrebbe poter invece scendere in campo contro i rossoneri, il 15 aprile.
Intanto, Giovanni Sartori, dirigente del Bologna, ha recentemente rivelato al Resto del Carlino che i rossoblu hanno intenzione di trattenere Motta anche l’anno prossimo. Fu proprio Sartoni a volerlo ingaggiare a tutti i costi. Lo aveva studiato con attenzione nella sua esperienza a La Spezia, quando allenava qualche giocatore in prestito dall’Atalanta (allora Sartori lavorava per la Dea). Sartoni ha descritto Thiago Motta come un perfezionista. “Thiago ha tante qualità, e una prerogativa in particolare: è un perfezionista, un grande lavoratore, non lascia nulla al caso“.
“Soprattutto dà molto valore al quotidiano e al lavoro settimanale nel fare scelte per la partita“, ha spiegato ancora il dirigente ed ex calciatore della Sampdoria e del Milan. “Seguivamo i giovani dell’Atalanta in prestito allo Spezia, Piccoli, Colley e Kowalenko, e così, gara dopo gara, abbiamo notato il bel gioco che esprimeva la squadra, l’organizzazione. Noi studiamo gli allenatori come studiamo i giocatori“.
Poi riguardo alle voci di un passaggio dell’italo-argentino all’Inter, Sartoni ha detto che è presto per parlarne, ma che l’intenzione del club è quella di continuare con l’attuale allenatore. “Sarebbe riduttivo dire che ha un contratto. Preferisco sottolineare che è stato iniziato un lavoro con lui, tutti insieme, sono state gettate le basi per l’inizio di un lavoro. Stiamo provando a fare un bel Bologna: sarebbe un peccato interrompere dopo un anno. Mi sento di spendere una parola positiva perché credo che la volontà di Thiago sia quella di andare avanti con il Bologna, così come quella del Bologna è di andare avanti con Thiago“.
Pagliuca e la paura di perdere l’oriundo
Sempre su Il Resto del Carlino ha parlato anche Gianluca Pagliuca, ex portiere del Bologna e dell’Inter. L’estremo difensore ha voluto tessere le lodi di Motta, presentandolo come un allenatore di altissimo livello. Poi ha confessato di aver paura che l’anno prossimo possa lasciare i rossoblu.
“Se bussa alla sua porta una big, il rischio di perderlo c’è, ma spero che rimanga per avviare un ciclo“, ha spiegato Pagliuca. “È normale che un allenatore come lui sia sotto la lente di tutti. Mi sono studiato bene la partita contro l’Udinese e ciò che mi ha colpito è stato il cinismo del Bologna“.
Sembra chiaro che il Bologna voglia rinnovare subito il contratto a Motta. Ma lo stesso allenatore sta tergiversando: ha chiesto di riparlarne a fine anno. Sa che su di lui ci sono gli occhi dell’Inter e del PSG. E fra le due c’è il rischio concreto che scelga di sposare la causa dei parigini.