Non è ancora finita, Juventus-Inter: si continua a discutere in attesa delle decisioni del giudice sportivo, e intanto Beppe Marotta si prepara a una clamorosa contromossa
I nerazzurri temono che dal giudice sportivo non possano arrivare che altre delusioni. La squalifica a Lukaku dovrebbe essere confermata, Handanovic rischia una stangata, Baccin potrebbe essere punito con una lunga squalifica, e la Juventus potrebbe cavarsela con una multa irrisoria. Ecco perché Marotta ha già pensato a una richiesta contestuale, per far in modo che i fattacci di Juve-Inter, velenosa andata della semifinale di Coppa Italia, non finiscano nel dimenticatoio.
La paura è che le polemiche relative a Juventus-Inter e agli ignobili cori razzisti della curva bianconera contro Lukaku non portino a nulla di effettivo. Oltre le parole di condanna pronunciate dalla Lega Serie A, dall’AIA e dalla stessa Juventus, tutto potrebbe essere presto archiviato. Ma Marotta ha in serbo una contromossa. L’ad nerazzurro, così come il resto della dirigenza interista, crede che l’altra sera allo Juventus Stadium si sia passato il segno, sia per quanto avvenuto sugli spalti sia per quello che si è poi visto in campo.
Marotta vuole che non passi sotto silenzio il trattamento ricevuto dall’attaccante belga. L’Inter crede che gli insulti razzisti gridati da quasi cinquemila tifosi juventini vadano puniti con la massima severità e che l’arbitro Massa debba ammettere di aver fatto male ad ammonire Lukaku per la sua esultanza. Nello specifico l’ad Marotta vorrebbe al più presto avanzare una proposta per provare a risolvere il problema.
Quest’oggi si terrà il Consiglio Federale. E il dirigente interista prenderà la parola per far sentire la propria voce a tutto il calcio italiano. Lo sappiamo grazie a un’anticipazione del giornalista di Repubblica Franco Vanni, il quale ha annunciato su Twitter quella che dovrebbe essere la linea dell’ad durante l’incontro. Si parla di una richiesta specifica alla Lega, per far in modo che episodi del genere non si ripetano mai più.
Qual è l’idea di Marotta? Il dirigente vorrebbe proporre una novità regolamentare da introdurre al più presto, per permettere la comunicazione in diretta da parte degli ispettori federali presenti allo stadio con l’arbitro in campo. In caso di insulti o cori razzisti, gli ispettori dovrebbero allertare il direttore di gara, il quale sarebbe così costretto a valutare la circostanza e, nel caso, a sospendere la partita. La contromossa di Marotta è finalizzata a cambiare un sistema di per sé farraginoso e poco risolutivo. Le osservazioni in merito, finora, si sono espresse solo attraverso registrazioni e su esplicita richiesta del giudice sportivo.
E tutto ciò è in contraddizione rispetto alla risolutezza con cui un arbitro come Massa può decidere che un giocatore vada espulso immediatamente per il suo comportamento. Dunque la proposta di Marotta verterà sull’introduzione di una seconda VAR gestita dagli ispettori.
Dopo l’ennesimo caso di razzismo negli stadi c’è bisogno di inventarsi qualcosa per contrastare il fenomeno. L’idea di Marotta sembra da questo punto di vista opportuna. In caso di insulti razzisti, gli ispettori della procura federale presenti allo stadio dovranno darne segnalazione in diretta all’arbitro. Il quale, poi, se lo riterrà necessario, potrà decidere di interrompere la gara. Una cosa che a oggi può fare se è lui stesso a percepire certi cori o ululati.
Tutto ciò potrebbe anche evitare che il giocatore vessato, come nel caso di Lukaku, sia poi punito in caso di reazione alle offese ricevute. Lukaku, l’altro giorno, è apparso a tutti esasperato. Solo l’arbitro in campo non se n’è accorto o ha voluto far finta di nulla.
“La storia si ripete“, ha scritto l’attaccante belga sui suoi social dopo la partita. “L’ho superato nel 2019… e ancora 2023… Spero che la Lega faccia davvero delle azioni questa volta perché questa bellissima partita dovrebbe essere goduta da tutti. Grazie per i messaggi solidali. F*ck racism“.
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