Un nerazzurro finisce ancora una volta al centro delle critiche generali. Ecco spiegato che cosa sta accadendo per davvero ad un big di Inzaghi, la situazione
Ciò che sta accadendo all’Inter in quest’ultimo periodo è alquanto inspiegabile. I nerazzurri non trovano, infatti, i tre punti in campionato dallo scorso 5 marzo in occasione del match interno giocatosi tra le mura del ‘Meazza’ contro il Lecce e questa cosa sta, ora, mettendo a forte rischio la loro qualificazione alla prossima edizione di Champions.
I nerazzurri hanno accusato, da punto e accapo, un’altra brutta battuta d’arresto in Serie A, giunta questa volta al 90′ contro la squadra di Paulo Sousa, dove ad aver condannato l’Inter al pareggio è stata la rete fortunosa dell’ex Candreva. Niente da dire, altri due punti persi per strada e ‘Beneamata’ che dopo Spezia, Juventus e Fiorentina cade ancora.
In tanti sono apparsi visibilmente sottotono nell’ultimo periodo. Eccezion fatta per Barella, c’è anche un Romelu Lukaku che: dopo essere ritornato dai due lunghi infortuni patiti ad inizio stagione, sta continuando a deludere ampiamente le aspettative e che, oltre ad aver sbagliato clamorosamente l’occasione dell’1-0 nello scorso turno di campionato contro la squadra di Vincenzo Italiano, ha anche sciupato la rete che avrebbe valso il momentaneo 2-0 dell’Inter contro la Salernitana. Ecco che a parlarne del particolare momento di forma che sta affrontando il belga ultimamente, è stata una persona in particolare.
Parolo: “Lukaku gioca con l’ansia di conquistarsi di volta in volta una maglia da titolare. Vuole e deve sentirsi leader”
Intervenuto direttamente dagli studi di ‘Dazn’ al termine di Salernitana-Inter, l’ex centrocampista della Lazio, e oggi opinionista sportivo, Marco Parolo, non ha avuto alcun dubbio in merito all’attuale momento di forma di Lukaku e si è così espresso.
“Lukaku in questo periodo non sente la giusta fiducia, gioca con l’ansia di dover guadagnarsi di volta in volta una maglia da titolare. Nella scorsa partita contro la Salernitana era già con la testa a Lisbona. Lui non è da considerarsi un giocatore che deve guadagnarsi la titolarità di partita in partita. Parliamo di un calciatore che è, invece, abituato ad essere leader della propria squadra. E’ questo ciò che vuole essere. Con Conte si giocava Lukaku +10. Questa cosa di non partire ogni volta dall’inizio non lo aiuta, non si sente tranquillo. In teoria, dopo Inter-Porto i nerazzurri non avrebbero dovuto fare nient’altro che puntare sempre e comunque su di lui. Deve giocare”.