Ieri sera, a Lisbona, Correa ha stupito molti tifosi: per la prima volta, l’argentino si è reso utile come subentrato in un match importante. C’è chi lo definisce un giocatore fortissimo, bloccato solo da problemi caratteriali
Il Tucu Correa ha ancora alcuni estimatori. Prima di passare all’Inter era considerato come un talento cui mancava solo un po’ di cattiveria sotto porta e un po’ di struttura mentale per trovare continuità. Oggi dopo tante partite incolori in nerazzurro è visto quasi da tutti come un attaccante incapace di cambiare le partite o di esprimere con efficacia il suo talento.
Antonio Cassano, che quando si tratta di criticare qualcuno non usa mai mezzi termini, ha recentemente bocciato Joaquin Correa come atleta e anche come giocatore dal potenziale inespresso. Lui e il Tucu hanno giocato insieme ai tempi della Sampdoria. E, alla Bobo Tv, Fantantonio ha voluto dire chiaramente come valuta il Tucu, al di là della sua discreta prova in Champions contro il Benfica: “Correa è un tonfo nell’acqua, lo conosco dai tempi della Sampdoria e l’ho sempre detto: è bello da vedere ma gli manca sempre la giocata“.
Di tutt’altro parere è Mario Cenolli, agente FIFA, intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY per parlare della partita dell’Inter in Champions League. Per Cenolli non ci sono dubbi: Correa è un giocatore fortissimo, che paga una situazione ambientale non ottimale.
“Correa potrebbe essere uno dei calciatori che magari va via e fa una stagione spaventosa“, ha rivelato l’agente FIFA. “Lui è un giocatore che deve giocare sempre e all’Inter non può avere tutto lo spazio di cui ha bisogno. Un giocatore come Sanchez, che può far bene solo se ha la giusta continuità. Tendenzialmente questi calciatori vanno in difficoltà quando trovano poco spazio dopo un’annata da titolare, un po’ come Simeone a Napoli che ha perso un po’ di lucidità. Ora è un problema per l’Inter cedere Correa”.
Correa, “giocatore fortissimo” o solo una grande e costosa delusione?
All’Inter sembra già deciso che Correa vada ceduto a fine stagione. Il problema sarà trovare un acquirente disposto a versare quella quindicina di milioni di cui l’Inter ha bisogno per non registrare un minusvalenza. Dalla Liga c’è sempre il timido interesse del Siviglia, che è la squadra in cui Correa ha fatto meglio nel suo passato da attaccante promettente. Ma occhio anche alle squadre di metà classifica della Premier e a qualche top-club dei campionati minori come il Club Bruges.
La speranza di Marotta è che Correa possa mettersi in mostra in queste ultime partite e riacquistare un po’ di valore. Ci vorrebbe qualche goal. Contro la Salernitana c’è andato vicino, ma la palla non è entrata. Ora potrebbe scendere di nuovo in campo a Monza, sperando che possa far meglio. Contro il Benfica l’argentino ha saputo giocare con maggiore convinzione rispetto al solito. Ha gestito bene la palla e ha anche guidato un contropiede potenzialmente pericoloso, poi sprecato da Mhkitaryan.
A ogni modo la partita è stata più che sufficiente. Come per tutti (o quasi) i suoi compagni in campo. “Sono sicuro: la finale di Champions League sarà Real Madrid-Inter“, ha spiegato sempre Cenolli. Poi, a proposito di mercato in entrata, l’agente ha fatto il nome di Tajon Buchanan. “Il canadese piace a Inter, Liverpool, Arsenal e tante altre squadre. Anche lui è un giocatore fortissimo. Io, però, non lo vedo in una squadra italiana ma più in Inghilterra“.
Buchanan è il nome preferito dall’Inter per il post Dumfries. Ve ne abbiamo parlato spesso. Costa però sui 20 milioni e c’è grande concorrenza. In questo senso i nerazzurri potrebbero provare a offrire al Club Bruges il cartellino di Correa, in modo da far abbassare sensibilmente il prezzo. Il Bruges potrebbe quindi darlo ai nerazzurri a meno di 10. Una cifra abbordabile, incassando 25-30 milioni dalla cessione di Dumfries. Altro elemento interessante: il canadese si potrebbe accontentare di un ingaggio di un milione e mezzo a stagione.