Arriva l’ammonizione verbale a seguito degli avvenimenti accaduti sul terreno di gioco dell’Allianz Stadium di Torino, potrebbe seguire un nuovo provvedimento
Il finale della gara d’andata delle semifinali di Coppa Italia tra Juventus e Inter andato in scena sul terreno di gioco dell’Allianz Stadium di Torino verrà ricordato come il derby della tensione emotiva schizzata alle stelle. In quell’occasione, infatti, subito dopo la rete del pari segnata da Romelu Lukaku con esultanza polemica che ha fatto maturare l’espulsione e la conseguente squalifica, anche Samir Handanovic e Juan Cuadrado hanno avuto un battibecco piuttosto acceso dal quale è scaturito uno scontro fisico doppiamente punito dall’arbitro.
Il giudice sportivo non ha perdonato nessuno dei comportamenti sopra citati, imponendo l’ammenda da scontare in campionato. Al contempo, però, lo scoppio della rissa non è piaciuto neppure a chi con la Juventus ci ha a che fare ogni giorno per questioni di sponsorship: si tratta del colosso Allianz, società specializzata nel campo assicurativo, con cui i bianconeri non hanno soltanto stretto accordi per la rinomina dello Stadium (come accaduto anche al Bayern Monaco con l’Allianz Arena) ma anche per fregiare le maglie d’allenamento dei calciatori. Ebbene il CEO del distaccamento italiano, Giacomo Campora, non ha esitato dal mostrare tutto il proprio malcontento e risentimento per l’accaduto ammonendo verbalmente la società. “Scriverò ai vertici della Juventus – ha dichiarato Campora – perché non accetto che i giocatori con indosso il nostro marchio debbano avere simili atteggiamenti in campo. Non ci sono scuse legate all’agonismo della partita“.
Disastro Juve, Allianz non fa sconti: parola del CEO
L’ufficialità di questo ammonimento è arrivato a mezzo di un video rivolto ai propri dipendenti a livello nazionale, dunque nient’affatto da sottovalutare. Chiaro è che sia per Allianz che Juventus rompere gli accordi significherebbe una perdita enorme in bilancio, perché dalla sola sponsorship il club riceverà 103 milioni fino al 2030 pari a circa 10 milioni di euro a stagione.
E inevitabilmente anche l’immagine del colosso assicurativo ne risentirebbe, ma proprio sotto questo punto di vista Campora non ha alcuna intenzione di cedere il passo a comportamenti ritenuti inaccettabili e lesivi alla qualità dell’evento sportivo. Non si esclude che possano essere presi provvedimenti più seri in futuro, qualche sorta di ‘malus’ da applicare senza alcuna chance di contestazione. Per Allianz la serietà e la correttezza vengono prima di ogni altra cosa. Soprattutto nell’ambito agonistico, dove i riflettori impongono agli atleti di figurare come esempi per le generazioni future.