Mauro Icardi è convinto: vuole continuare a giocare in Turchia con il Galatasaray, ma al PSG non ne sono contenti, vorrebbero guadagnare dalla sua cessione o, al limite, sfruttarlo come pedina di scambio
Il futuro di Mauro Icardi è tutto da decidersi. L’argentino è rinato al Galatasaray, e vorrebbe quindi continuare a giocare con i turchi, dopo essersi affezionato alla tifoseria e aver trovato la continuità in campo che gli mancava dai tempi di Milano. L’attaccante è però di proprietà del PSG, che non vuole cederlo ai turchi a prezzo di saldo. I turchi potrebbero farsi avanti con una proposta da 12 milioni circa. Un prezzo che non convince troppo i parigini.
L’ex capitano nerazzurro dovrà alzare la voce e puntare i piedi, altrimenti sarà richiamato a Parigi e poi girato dal PSG al miglior offerente. Può anche darsi che il PSG voglia sfruttare Icardi come pedina di scambio per arrivare a obiettivi importanti. Per esempio Osimhen. Oppure Leao.
In Francia credono infatti che il bomber argentino possa essere inserito dal club parigino come contropartita, valutata una ventina di milioni, da girare al Napoli o al Milan, in seno a due affari che rischiano di superare l’importo totale dei 100 milioni. Si parla però anche di Inter. Sempre Oltralpe, infatti, si tira in ballo Maurito come possibile pedina di scambio che il PSG potrebbe proporre per prendere Bastoni.
Icardi come pedina di scambio: il PSG potrebbe offrirlo al Milan, al Napoli o all’Inter
In Turchia, a ogni modo, non si sono arresi. Pasquale Sensibile, ds del Galatasaray è in contatto con la dirigenza parigina e cerca di trovare una formula adatta per poter far restare Icardi nel quartiere Galata di Istanbul. In realtà i colloqui vanno avanti da mesi e finora non si è arrivati a una decisione vantaggiosa per entrambe le squadre.
L’impressione è che il PSG terrà sulla corda i turchi e Icardi fino alla fine del calciomercato. Poi, se non riuscirà a cavare quanto sperato dall’argentino, lo consegnerà al Galatasaray per una quindicina di milioni o per meno (in caso di rinnovo del prestito annuale).
Per quanto riguarda un ritorno di Icardi all’Inter, da un punto di vista ambientale l’affare appare più che improbabile. Il club nerazzurro ci ha messo una croce sopra. E Icardi non ha fatto niente in questi anni per risolvere le incomprensioni con la sua vecchia squadra. Avrebbe potuto spiegarsi, per esempio, chiarire le ragioni di certi suoi comportamenti mal tollerati da dirigenza, tifosi e compagni di squadra. Ma ha preferito tacere. C’è anche il terrore di dover riavere a che fare con Wanda Nara… Inoltre, le sue pretese di ingaggio sono cresciute a dismisura. Lo stesso Galatasaray è in difficoltà in questo senso: il suo stipendio è pagato in parte dal PSG.
Mai all’Inter e al Napoli, con Spalletti
In senso tattico, uno come Icardi potrebbe far più gola a Milan e Roma: entrambe le squadre hanno bisogno di un vero bomber, e sulla carta Icardi potrebbe essere l’uomo giusto. Quanto al Napoli, sembra assai improbabile che Spalletti possa riabbracciarlo, dopo tutto ciò che è successo nella turbolenta stagione 2018-19.
Insomma, l’argentino il prossimo anno dovrebbe tornare all’ombra della torre Eiffel. E poi potrebbe essere rispedito a Istanbul ancora per un anno. Resta il nodo principale da sbrogliare. E cioè chi si assumerà l’onere di pagare lo stipendio. Il vicepresidente del club di Istanbul, Erden Timur, si è detto pronto a qualsiasi sacrificio pur di tenere Icardi.
I soldi potrebbero arrivare dai premi per la qualificazione del club in Champions League e la vendita di qualche esubero. Maurito incassa dai francesi 9,2 milioni di euro all’anno. E per i turchi un simile stipendio è improponibile. Icardi si è innamorato a tal punto di Istanbul da tagliarsi l’ingaggio? No, non è il tipo…