L’Inter è da tempo che ragiona sull’acquisto di un centravanti giovane e di grande prospettiva. Senza liquidità, però, è impossibile programmare investimenti
L’Inter non rinegozierà il prestito di Lukaku come scrive ‘La Gazzetta dello Sport’ stamane? Sull’argomento preferiamo andare con i piedi di piombo. Nel senso che ad oggi è impossibile dare certezze sul prossimo mercato nerazzurro. Le scelte del club saranno infatti ‘condizionate’ da diversi fattori, in primis dalla qualificazione o meno alla Champions 2022/2024. Poi da un eventuale cambio di proprietà, come squisitamente dalle possibili occasioni che presenterà il mercato stesso. Che l’Inter cerchi e voglia rinnovare l’attacco, come larga parte di una rosa quasi interamente in scadenza questo è fuori discussione. Ma il problema è sempre lo stesso: i soldi, che non ci sono.
Tornando a Lukaku, preme ricordare perché l’Inter accettò di riportarlo a Milano nemmeno dieci mesi dopo la cessione al Chelsea. Lui voleva tornare, i ‘Blues’ disfarsene a condizioni vantaggiose – ma se fosse rimasto Abramovich col cavolo che lo avrebbe ridato a Zhang in prestito secco – e Marotta non aveva alternative. In primavera se non prima aveva raggiunto un accordo di massima con Scamacca (e Frattesi) aprendo una trattativa col Sassuolo. Ma si comprese presto come non ci fossero i margini per una operazione, doppia o pure singola (Scamacca poi venne ceduto al West Ham per 42 milioni bonus inclusi…). Nel frattempo l’Ad e Ausilio scandagliarono il mercato estero puntando su più di un profilo. Per il medesimo motivo, però, fu pressoché impossibile aprire discorsi per altri centravanti giovani e dal grande potenziale. Sul mercato, in genere, gli attaccanti sono quelli che costano di più. All’estero, poi, è complicatissimo trovare margini per un prestito con annesso diritto di riscatto. I club vogliono vedere i soldi più presto possibile, a maggior ragione quando i potenziali acquirenti sono numerosi.
Adesso lo scenario che ha davanti la dirigenza è identico: Lukaku non è la prima scelta per il futuro, non può esserlo vista la stagione deludente e il suo elevato ingaggio, ma per dirgli davvero addio serve avere in mano un sostituto. E qui riecco il solito problema: la mancanza di liquidità. Quindi o uno tra Thuram – offerti 5 milioni netti – e Firmino (due anni più grande di Lukaku e in fase calante…) accetta di venire a Milano, per citare due in scadenza di contratto, oppure son dolori.
Piace Retegui, ma costa sui 20 milioni (mica poco per uno che gioca nel Tigre…), piacciono altri – vedi Openda, del quale ne ha parlato Interlive.it in anteprima – che necessitano ugualmente di un investimento ora come ora impensabile. A meno di un ‘sacrificio’ doloroso in uscita, non da escludere specie se Lautaro e compagni non si qualificassero alla Champions del prossimo anno.
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