Il percorso del tecnico sarebbe destinato ad interrompersi a fine stagione per delle motivazioni interne, ecco lo scenario a seguito della vittoria contro il Benfica
Prestazione convincente e un pass importantissimo verso la semifinale di Champions League, laddove incontrerà ancora una volta il Milan per la stracittadina più seguita d’Italia. Il capoluogo lombardo diventerà dunque palcoscenico europeo di grandissimo prestigio, motivo d’orgoglio per l’intero movimento calcistico italiano, per la prossima sfida dell’Inter.
Tra gli artefici di questo grande traguardo non può che esserci anche Simone Inzaghi. L’uomo, l’allenatore. Una figura controversa e non amata da molti per una serie di caratteristiche che lo hanno spesso innalzato sul banco degli imputati, specie a seguito delle pesanti sconfitte rimediate in campionato in questa stagione e per i passi falsi accaduti in passato che hanno lasciato nelle mani dei rivali rossoneri lo Scudetto. Eppure il piacentino ha dato all’Inter anche tantissime gioie. Non soltanto la passata edizione di Coppa Italia ma anche un bis in Supercoppa Italiana. E adesso spera di poter arrivare sino in fondo alla massima competizione europea per club. Nulla di meglio per scacciare, almeno temporaneamente, le ombre della stagione. Ombre cupe e fitte, che per lo più provengono dalla dirigenza. Dagli stessi piani alti che gli hanno dato tanta fiducia e ammirazione. Qualcosa nel meccanismo strutturale nerazzurro si è rotto. E in molti si chiedono cosa.
Inzaghi ha i giorni contati, qualcosa si è rotto
Dalle parole del post partita di Inzaghi qualcosa si potrebbe evincere. C’è qualcuno, all’interno o all’esterno del movimento, che gli metterebbe pressioni costanti. Pressioni alle quali lui, in ogni caso, non dà peso. Perché è conscio, probabilmente, che non siano costruttive ma lesive all’immagine della squadra che rappresenta.
Secondo il giornalista Paolo Condò, la chiave di lettura di questo malcontento starebbe proprio nel rapporto del tecnico con la presidenza. “Credo che il rapporto con l’Inter sia comunque vicino alla chiusura“, ha dichiarato quest’ultimo. “Qualcosa con loro si è incrinato e non è più recuperabile“.
In sua difesa, comunque, Condò ha puntualizzato che la differenza con il rivale Stefano Pioli non è poi così marcata. Anzi. In paragone, Inzaghi ha vinto più trofei. “Quel che li distingue è il tipo di trattamento che ottengono dai media. L’allenatore rossonero ha dalla sua la vittoria dello Scudetto, è vero, ma ha vinto meno del collega. Eppure non viene addossato della stessa mole di critiche“, ha poi aggiunto il giornalista. Che la prossima semifinale sia anche una questione di nervi, dunque. In base a questa analisi, però, Inzaghi ha i giorni contati a prescindere da come andranno le cose in Champions.