Il tecnico piacentino balla ancora sulla panchina dell’Inter e un potenziale sostituto viene meno, ecco cosa succede in Premier League
La solidissima prestazione dell’Inter nella partita di ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Benfica ha donato morale, energia e voglia ad un ambiente che da troppo tempo stava brancolando nel buio del campionato di Serie A. L’aspettativa è che questa iniezione di fiducia possa rappresentare anche il punto di svolta proprio per il finale della stagione, sia per il collettivo che per i singoli. E tra questi ultimi non può che andare di scena Simone Inzaghi, etichettato a piangere riprese come partente nelle ultime settimane.
Il tecnico piacentino, nonostante la sfilza di risultati deludenti, ha dato comunque un segnale importante. Un cenno della sua silente presenza, spesso ostacolata dalle critiche distruttive. Chiaro che la conquistata semifinale non giustifica quanto di brutto fatto in precedenza, ma dimostra ugualmente che si tratta di un allenatore valoroso e in maturazione. Alla dirigenza nerazzurra, poi, sta l’arduo compito di decidere del suo futuro, tra permanenza e addio. E con le chance comunque piuttosto alte di un esonero a fine stagione, Inzaghi non può che fare del suo meglio per scongiurare il peggio.
Intanto, Giuseppe Marotta e le altre influenti personalità dello staff dirigenziale sono attivamente impegnate anche sul mercato degli allenatori per capire chi potrebbe prendere il suo posto. Alle opzioni di Sergio Conceicao e Thiago Motta si sono aggiunte quelle più ‘piccanti’ di José Mourinho oppure Antonio Conte. Ma la verità è che anche il popolo nerazzurro invoca a gran voce Roberto De Zerbi, l’uomo delle sorprese.
Il Brighton ha fatto un affarone incredibile a convincerlo e lui non può che essere già soddisfatto di così. La posizione nella classifica di Premier League è soddisfacente, al suo seguito ha una rosa di tutto rispetto con talenti in ascesa e punta a migliorare lo score complessivo la prossima stagione. Secondo questa teoria, dunque, l’ex Shakhtar non sarebbe affatto intenzionato ad andare via da lì. Quantomeno non verso la Serie A, verso l’Inter. Semmai, nel caso in cui dovessero avvicinarsi, potrebbe accettare di buon grado le offerte delle big inglesi. Prima fra tutte l’Arsenal di Mikel Arteta, con quest’ultimo avvicinato anche al Real Madrid nel caso di addio di Carlo Ancelotti. Oppure lo stesso Chelsea eliminato dai ‘Blancos’ ai quarti di Champions e reduci da mesi da cancellare, smezzati tra la guida di Graham Potter e quella del tornante Franck Lampard. I 13 milioni di euro di clausola rescissoria non sarebbero nulla per le due superpotenze.
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