Tecnico e club stanno affrontando una piccola frattura all’interno dello spogliatoio. A breve può anche arrivare la rottura definitiva. Svelato nel frattempo il nome in pole per il dopo Inzaghi
Quelle vissute ultimamente in campionato da parte dell’Inter sono state giornate alquanto complicate e del tutto difficili da digerire, compensate poi dal prestigioso traguardo ottenuto in Champions League.
A differenza di quanto accaduto in Serie A infatti, con Lautaro e compagni che hanno fatto una fatica clamorosa nel trovare la via del gol in queste ultime uscite, la squadra di Inzaghi è, invece, stata in grado in Europa di tornare tra le prime quattro della classe. Una volta battuto il Benfica, club a cui hanno rifilato ben 5 reti in due soli confronti, i nerazzurri hanno, di conseguenza, ottenuto il pass per le semifinali dove affronteranno il Milan in un doppio duello che andrà in scena in soli sei giorni. Per il resto, lo abbiamo già accennato.
Ad aver fatto traballare, come mai accaduto prima, la panchina del tecnico piacentino sono state proprio quelle 11 sconfitte rimediate in questa edizione del massimo campionato italiano, con l’Inter che, ancor prima di affrontare l’Empoli, aveva già fatto registrare 4 ko tra Spezia, Juventus, Fiorentina e Monza, a cui si aggiunge inoltre il pareggio rimediato contro la Salernitana, praticamente, allo scadere. Ecco, di candidati a poter raccogliere l’eredità di Inzaghi, una volta terminata questa stagione, ne sono sorti fuori moltissimi: incluso quello di un ex nerazzurro che già in passato ha indossato la maglia dell’Inter.
Ci stiamo riferendo, senz’alcun ombra di dubbio, a Sergio Conceicao, quest’oggi in vesti da allenatore, che ha già incontrato, nuovamente, la ‘Beneamata’ sul proprio cammino in occasione degli ottavi di Champions. Eccezion fatta per i vari De Zerbi, Juric, la suggestione Conte e Thiago Motta – al momento l’indiziato numero uno per la guida tecnica che verrà sia per costi che per idee – rientra, dunque, anche il nome del tecnico portoghese che, a quanto pare, ha già incominciato a nutrire tutta una serie di ruggini assieme al resto della sua attuale società. Potrebbe essere questo lo scenario che lo avvicina, ulteriormente ed eventualmente, all’Inter? Proviamo a scoprirlo insieme.
Calciomercato Inter, rispunta fuori il nome di Coincecao: c’è aria di rottura col Porto ma ecco come stanno le cose
Ancor prima che la stagione ricorrente andasse del tutto in archivio, tra Sergio Conceicao ed il Porto sono già sorte fuori le prime crepe di rottura.
Questa cosa, infatti, può anche iniziare a portarlo man mano verso la via del divorzio, il quale potrebbe anche manifestarsi a giugno. Tra le tante cose, inoltre, il tecnico portoghese ha un contratto che lo vede in scadenza nel 2024 assieme ai ‘Dragoni’. Non è affatto finita qui però. Ammesso e concesso che Coincecao ed il Porto non dovessero avere più la stessa unione, solidità e compattezza di una volta, lo stesso allenatore può anche arrivare, addirittura, a rassegnare le proprie dimissioni nel caso in cui avesse già trovato una minima intesa assieme ad un qualsiasi altro club.
E’ vero. In questi ultimi mesi si è tanto parlato anche a proposito del suo possibile ritorno a Milano, questa volta però in vesti da allenatore, eventualmente. Checché se ne dica, però, quella dell’Inter resta al momento una semplice suggestione di mercato. Il suo, infatti, non era e non è, ancora ad oggi, un nome prioritario per la panchina a detta della dirigenza nerazzurra. Nonostante il suo attuale procuratore – niente meno che Jorge Mendes, il quale è rimasto al fianco di Cristiano Ronaldo per lunghissimi anni per poi separarsi ad inizio 2023 – lo abbia già proposto all’intera società durante alcuni colloqui, Marotta e i suoi si son detti dell’idea che, per il dopo Inzaghi, occorrerebbe un tecnico ‘made in Italy’.
In tal senso, è quello di Thiago Motta il nome che resta, ad oggi, in pole: tecnico che piace sia per costi, tutt’altro che eccessivi, che per idee lavorative…Oltre che per il modo in cui è riuscito, negli anni, ad entrare nella testa dei propri giocatori, coi quali ha ormai instaurato un’ottimo rapporto grazie alle sue straordinarie doti empatiche. Per il resto, il tecnico italo-brasiliano ha, inoltre, sempre saputo mettersi in gran relazione anche assieme alla dirigenze che ha trovato di fronte a sé negli anni, vedasi il caso Bologna.