In caso di addio di Inzaghi, per la panchina dell’Inter spuntano a sorpresa i nomi di due ex: un tecnico che ha già allenato i nerazzurri e un ex calciatore
Sono tanti gli allenatori che potrebbero venir proposti all’Inter nelle prossime settimane. Sapendo che Inzaghi, molto probabilmente, andrà via a giugno, vari procuratori si stanno facendo avanti con la dirigenza per cercare di piazzare i loro assistiti… E fra questi possibili nomi per il post Inzaghi si notano anche quelli di due ex.
Il primo è Rafa Benitez, che ha allenato l’Inter nel 2010, senza lasciare un gran ricordo di sé nel cuore degli interisti. L’altro è Patrick Vieira, in nerazzurro come calciatore dal 2006 al 2010. Entrambi sono a spasso. Rafa non allena dal 16 gennaio 2022, il giorno dopo la sconfitta esterna del suo Everton contro il Norwich City: aveva vinto una sola partita delle ultime tredici partite e la squadra era ferma al 16º posto, a sei punti dalla zona retrocessione.
Viera, invece, è stato esonerato dal Crystal Palace a marzo, dopo non aver vinto nessuna gara di campionato nel nuovo anno (con la squadra dodicesima con 27 punti dopo altrettante giornate e a soli tre punti dalla zona retrocessione).
Ovviamente l’Inter non dovrebbe essere interessata a nessuno dei due. Benitez è stato un vincente, ma non a Milano. Inoltre non ha mai avuto troppo feeling con il mondo interista, e da qualche anno sembra comunque un allenatore poco incisivo: scegliere uno come lui significherebbe sposare un’idea di calcio in decadenza. Viera non ha mai dato prova di essere un tecnico importante.
I due ex che potrebbero essere proposti all’Inter per il dopo Inzaghi
Simone Inzaghi continua a giocarsi la permanenza. Centrando almeno due obiettivi (qualificazione in Champions più una finale, o di Champions o di Coppa Italia), potrebbe anche riscattare la brutta stagione in Serie A ed essere riconfermato. Ma pare che non ci sia intenzione né da una parte né dall’altra di andare avanti. L’Inter guarda davvero a un ex per il post-Inzaghi, ma non è Benitez e neppure Viera. Thiago Motta è l’unica vecchia conoscenza interista davvero seguita dalla dirigenza.
La storia è sempre la stessa, nonostante il passaggio in semifinale in Champions e il ritorno alla vittoria in Serie A, solo un miracoloso finale di stagione potrebbe salvare l’allenatore nerazzurro. Inzaghi si sente criticato e poco protetto. E ogni giorno che passa crescono le quotazioni dell’attuale tecnico del Bologna come suo successore.
Ma al Bologna non sono affatto contenti di quest’interesse dichiarato dell’Inter nei confronti del loro allenatore. Di Vaio, ds dei rossoblù, ha già fatto capire di voler trattenere Motta a Bologna. E anche Salvatori, ex ds della squadra, crede che Thiago Motta possa rimanere dov’è.
Motta fra Bologna e Milano: ancora indecisione da parte dell’oriundo
Fabrizio Salvatori, ex direttore sportivo del Bologna, ha elogiato il tecnico rossoblù parlando di una grande stagione. Effettivamente l’ex Inter e PSG sta facendo un ottimo lavoro, sia in termini di gioco che di risultati. “Verso Joey Saputo e l’attuale proprietà Motta dovrebbe avere un debito di riconoscenza, ma su questo mi sembra una persona seria. A volte i soldi non sono tutto. Secondo me rimane a Bologna”, ha detto l’ex ds.
Intanto molti giornalisti, dopo mesi di attacchi continui, stanno provando a rivalutare Inzaghi e il suo lavoro all’Inter. In caso di approdo in finale di Champions, l’ex Lazio entrerebbe di diritto nella storia interista. E l’obiettivo non sembra affatto fuori portata.
Sulla questione Inzaghi si è fatto sentire anche Marchisio. Per l’ex Juventus, il tecnico piacentino non merita il trattamento che sta ricevendo: “Inzaghi ha portato l’Inter in due semifinali, non si può non avere fiducia in lui. Ha fatto il massimo su tre competizioni senza Lukaku e Brozovic per molti mesi, e ha già vinto una Supercoppa“.
Dal punto di vista gestionale, Steven Zhang è contentissimo di Inzaghi. Sotto la gestione dell’allenatore piacentino, l’Inter ha raggiunto incassi record (grazie alla cavalcata in Champions e in Coppa Italia) e a investimenti sul mercato ridotti. Ecco perché il presidente cinese non è affatto convinto che l’anno prossimo si debba cambiare. Se l’Inter riuscirà a qualificarsi alla prossima Champions, Zhang cercherà di convincere i dirigenti a riconsiderare la posizione dell’allenatore, spingendo per una riconciliazione.