Qual è il reale valore della rosa dell’Inter? E che peso può avere sull’ipotetica cessione del club? Uno studio ha svelato una situazione tutt’altro che positiva riguardo al valore del parco giocatori nerazzurro
Il patrimonio tecnico è il grande valore dell’Inter. Ed è questo che Zhang mette sul piatto della bilancia, insieme alla storia del club, quando si parla di cessione. Si è sussurrato di una valutazione da circa 1,2 miliardi (come da richiesta di Steven Zhang) che avrebbe fatto storcere il naso ai possibili acquirenti.
L’Inter, infatti, non può essere definita una società all’avanguardia o in sviluppo: non ha uno stadio, non ha contratti di sponsorizzazione invitanti, non ha un progetto sportivo interessante. La sua unica vera ricchezza è tecnica.
Lo stesso Zhang, finora, ha cercato di sfruttare al massimo la rosa, autofinanziando il club attraverso i risultati sportivi e soprattutto le cessioni. Ma attualmente il valore della rosa dell’Inter non è così alto come potrebbe sembrare. Che la squadra rappresenti l’asset principale della società è lampante, ma sembra comunque impossibile ricavare da Lautaro, Barella e compagnia bella 1,2 miliardi di euro.
La rosa dell’Inter, al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni, al 30 giugno 2022, valeva 225 milioni. Con i nuovi acquisti e i rinnovi, ovviamente, il valore è cresciuto. La valutazione arriva da House do Fútbol, società che opera in ambito calcistico a livello internazionale e che valuta diversi parametri fornire questo tipo di analisi.
Il reale valore della rosa dell’Inter: ecco quanto vale la società
La ricerca della società è stato analizzata e argomentata dalla Gazzetta.it, in un interessante articolo che spiega anche come procede il lavoro della House. Ossia come possano calcolare il valore lordo e netto di una rosa. Nella fattispecie il patrimonio tecnico nerazzurro lordo dell’Inter, secondo l’azienda, è stimato in 580,2 milioni. Perché lordo? Fondamentalmente perché il calcolo include sia giocatori attualmente in prestito in altri club (92,6 milioni) e tesserati in scadenza di contratto a giugno (102 milioni).
Secondo l’analisi sono in bilico oltre 200 milioni di valore potenziale degli asset-calciatori. E non bisogna prendere in considerazione solo quei giocatori che partiranno a fine stagione (Skriniar, Gagliardini, Handanovic…).
Una voce importantissima per il mercato sono i cosiddetti contratti “ballerini”: quelli che scadono nel giro di un anno o un anno e mezzo. Dunque nel valore reale della rosa interista pesa moltissimo la situazione contrattuale di Bastoni, in scadenza nel 2024.
La speranza è che i risultati sul campo possano portare a una rivalutazione di tanti giocatori. Per esempio di Lautaro, che attualmente ha un valore intorno agli 80 milioni (ma che con una finale di Champions potrebbe sfiorare i 100).
Giocatori scaduti e altri in scadenza: le perdite interiste dell’anno
Perdendo Skriniar a zero, l’Inter non è riuscita a incassare ma ha anche perso valore a livello di patrimonio tecnico. E la situazione potrebbe ripetersi. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta, i giocatori in scadenza a giugno e nel 2024 rappresentano da soli un terzo del valore lordo complessivo dell’organico.
Cioè almeno 200 milioni del valore complessivo dell’Inter potrebbero andare in fumo perdendo lo slovacco, lo sloveno e ancora Dzeko, D’Ambrosio e de Vrij. Di questi 200 milioni, il peso dei giovani e dei giocatori provenienti dal vivaio è marginale.
In totale, su tutta la valutazione del valore dell’Inter, i giovani hanno un peso specifico esiguo (il 13%, per un valore totale di 75,2 milioni). E anche questo è un problema, specie per una società che dice di investire molto nel settore giovanile.
La situazione è chiara. All’Inter servono entrate per poter rinnovare gli elementi ancora in dubbio. E infatti la dirigenza ha chiesto ai giocatori di aspettare. Senza la qualificazione alla prossima Champions League, l’Inter dovrà ridimensionarsi e dire addio a molti tesserati. Con la qualificazione assicurata si comincerebbe invece subito a ragionare di rinnovo con Bastoni, Dzeko, D’Ambrosio, de Vraj e con i giovani.