Ha segnato nell’ultima sfida di Serie A, ma ha anche subito un infortunio pesantissimo che lo costringerà a saltare non solo il prossimo turno di campionato ma anche la doppia semifinale europea
Il ko dell’attaccante mette l’allenatore nei guai: la squadra giallorossi è già minata da vari infortuni, e adesso, per affrontare le prossime sfide, bisognerà affidarsi ai Primavera. El Shaarawy si è fermato contro il Monza. Dal campo, le impressioni non sono state affatto positive. E infatti l’ex Milan è scoppiato a piangere in panchina.
L’ennesimo pesantissimo infortunio in casa Roma. El Shaarawy è stato costretto a lasciare il campo nel secondo tempo della partita contro il Monza. Dal suo labiale si sono lette chiaramente le parole: “È finita“. A fine match Mourinho ha ringraziato i propri uomini, nonostante la partita sia finita con un deludente 1-1, affermando che la Roma non è attrezzata per lottare su più fronti. Sabato i giallorossi giocheranno contro l’Inter in campionato senza Smalling, Dybala, Wijnaldum, Belotti, Llorente, Kumbulla e Karsdorp. E senza l’italo-egiziano.
Il Faraone, quasi sicuramente, salterà anche le due sfide di Europa League. Per lui la stagione potrebbe essere già finita. Il periodo è proprio nero per la Roma. Mourinho deve infatti fare i conti con numerosi problemi fisici in un momento delicatissimo della stagione. L’ultimo in ordine cronologico a fermarsi è stato Stephan El Shaarawy, uno dei calciatori più in forma nella squadra capitolina. Dopo aver segnato, nel corso della partita contro il Monza di mercoledì sera, l’italo-egiziano si è accasciato al suolo ed è stato sostituito prima del ′70.
Nella tarda sera di mercoledì sono poi arrivati i primi esiti degli esami svolti dall’attaccante ex Milan. I controlli hanno evidenziato una lesione al flessore della coscia destra. Oggi ci saranno ulteriori accertamenti, ma è quasi certo che la stagione di El Shaarawy sia chiusa.
Pesantissimo infortunio per Mourinho: contro l’Inter senza almeno cinque titolari
Con cinque giornate di Serie A e almeno due partite di Europa League ancora da disputare, per la Roma la situazione comincia a farsi pesantuccia. Ecco perché José Mourinho, a fine partita, ha voluto mettere le mani avanti, spiegato che, a suo giudizio, la squadra sta facendo fin troppo. “Abbiamo avuto in campo gente stanca, al limite, ma che ha giocato dando tutto, come Pellegrini, Cristante, Mancini. Hanno il DNA della Roma“, ha detto Mou.
“C’è gente che gioca in difficoltà, gente che gioca e non ha ancora le qualità per giocare a questo livello. Abbiamo una panchina praticamente inesistente. Sapevamo che sarebbe stata difficile, ma i ragazzi hanno fatto il massimo. E niente, risultato adatto alla partita“, ha poi continuato lo Special One.
Poi è arrivata una punzecchiatura nei confronti dell’Inter: “Quando hai una squadra di trenta giocatori, non hai mai infortuni: fai tanti cambi, prima fai giocare Dzeko e Lautaro, poi Lukaku e Correa. Questo non siamo noi. Noi siamo l’unica squadra che non ha la rosa per stare dov’è e siamo in semifinale di una competizione europea, giocando i playoff contro il Salisburgo. E in campionato stiamo lottando per i posti alti. Siamo una squadra che sta facendo cose che non ha potenziale per farlo. Stiamo giocando fino alla fine, ed è per questo che sarò con loro all’ultimo momento dell’ultima stagione“.
Special One, rischio squalifica esemplare
Nel dopopartita Mourinho se l’è presa anche con l’arbitro Chiffi, definendolo scarso, orribile. “Il peggior arbitro che ho incontrato nella mia carriera, e ne ho incontrati tanti“, ecco alcune delle parole pronunciate dal tecnico della Roma. “Non ha avuto influenza sul risultato però è scarso: tecnicamente orribile, non è empatico, non crea rapporti con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco morto. La Roma non ha la forza che hanno anche altre squadre per dire che non vuole certi arbitri. Anche se a volte mi sembra che non ne abbia nemmeno la voglia… Il club deve crescere anche a questo livello”.
Poi Mou si è lasciato andare anche a un affondo ancora più rumoroso: “Io ho smesso di lavorare gli ultimi 20 minuti perché sapevo che sennò mi sarebbe arrivato un rosso, succede sempre con lui. Sono sceso in campo con il microfono, mi sono protetto”. E ora il procuratore federale Giuseppe Chinè potrebbe aprire un indagine per deferire José Mourinho dopo le parole pronunciate contro l’arbitro Chiffi.
La procura federale potrebbe squalificare il tecnico e deferire la Roma per responsabilità oggettiva. Vedremo come andrà a finire. L’Inter dovrà affrontare una Roma sì fiaccata da infortuni ma anche arrabbiata e disperata, e non è affatto un bene.