In caso di partenza del portierone camerunese l’Inter potrebbe riscrivere il futuro del suo ex gioiellino in grande spolvero con la maglia della rivale brianzola
Ha fatto tantissima strada da quando è diventato uno degli uomini di Simone Inzaghi in un’Inter da slanciare, fino a diventare man mano sempre più importante nei suoi schemi tattici. Sino addirittura a scalzare dal proprio piedistallo un ormai affannato Samir Handanovic e gestire, a suon di prestazioni incredibili, tutta la pressione mediatica a livello internazionale. André Onana è oggi uno dei trascinatori nerazzurri, dalla forte personalità e il grandissimo potenziale. Potrebbe infatti ambire a divenire tra i migliori portieri del mondo, qualora continuasse con questi standard. E anche le altre realtà europee se ne sono accorte. Specie quelle che ambiscono, come lui, a vincere tutto.
Come nel caso del Chelsea, che in questa stagione ha raccolto davvero poco rispetto a quanto seminato. Per il patron Todd Boelhy così non va bene, considerata l’ingente spesa multimilionaria messa in piedi nel giro di un annetto solare. Onana potrebbe rappresentare il colpo definitivo tra i pali, lasciando soccombere Kepa ad alternativa per le coppe secondarie e facendo invece partire Edouard Mendy ormai ai margini del progetto. Su questo aspetto, però, avrà l’ultima parola il futuro tecnico che secondo gli ultimi aggiornamenti di mercato dovrebbe essere Mauricio Pochettino. Mancherebbe soltanto l’annuncio. Per il portiere camerunese c’è ancora un po’ di strada da fare, non tanto per questioni di carattere economico quanto per volontà propria: il calciatore sta bene a Milano e non ha intenzione di andarsene così presto. Scelte di cuore. Ma nel caso in cui fosse proprio il mercato a strapparlo via portandolo lontano dall’Inter e dalla più modesta Serie A, l’amministratore delegato nerazzurro Giuseppe Marotta potrebbe giocare l’asso nella manica ideale.
Sebbene piaccia moltissimo il profilo di Guglielmo Vicario, ben messosi in mostra nel corso della stagione con la maglia dell’Empoli, la sua temporanea irragiungibilità per costi e concorrenza apre le porte al clamoroso ritorno del vecchio gioiellino nerazzurro Michele Di Gregorio.
Scelto come alternativa ad Alessio Cragno tra le file del Monza la scorsa estate, il giovane portiere milanese ha invece sbaragliato ogni pronostico. Alla prima occasione utile, Raffaele Palladino gli ha dato fiducia e lui l’ha ricambiata alla grande. Diventando poi presenza fissa. Anche merito suo, dunque, del grande obiettivo raggiunto dal club brianzolo alla prima apparizione della sua storia nel massimo campionato italiano. I suoi intermediari non si sono mai allontanati dalla causa dell’Inter, sapendo che a distanza di pochi anni soltanto ci sarebbe stato un avvicendamento necessario per l’anziano Handanovic. Eppure, anche se non si tratta dello sloveno in questo caso specifico, un posto si starebbe liberando comunque. E il Monza, senza troppi complimenti, potrebbe anche decidere di trattenere in cambio il cartellino di Stefano Sensi dietro formula di scambio secco. Uno che in casacca rossa è rinato, con qualche acciacco di troppo a perseguitarlo ancora. Da vedere come potrebbe muoversi la dirigenza della piccola realtà in forte crescita.
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