Le dichiarazioni del tecnico nerazzurro alla vigilia della stracittadina valevole per il ritorno delle semifinali di Champions League
Inzaghi ha parlato in conferenza ad Appiano alla vigilia dell’Euroderby di ritorno.
Ecco le dichiarazioni del tecnico dell’Inter raccolte da Interlive.it:
PERCORSO CHAMPIONS – “Quando erano stati fatti i sorteggi ad agosto c’era un po’ di delusione. Non eravamo stati fortunatissimi, ma allo staff ho detto che probabilmente nemmeno Barcellona e Bayern Monaco erano contenti di aver preso noi da terza fascia”.
UNITI VERSO IL TRAGUARDO – “I tifosi sono stati sempre con noi in tutti i momenti, belli e brutti. Dovremmo avere testa fredda e cuore caldo, sono ripetitivo ma è l’unica strada per intrepretare partite come quelle di domani”.
LAUTARO E CORREA – “Correa ha chiesto lui il cambio, altrimenti non l’avrei tolto visto che mi stava piacendo. Speriamo che non sia niente di grave, le sensazioni sono buone ma valuteremo tra oggi e domani. Dovrebbe farcela, ma non ho questa certezza. Lautaro sta benem, si sta alternando nel migliore dei modi con gli altri attaccanti”.
PARTITA STORICA – “Sappiamo l’importanza di questa gara per il club, per tutti noi. Abbiamo un vantaggio, ma non dovremo gestirla perché di fronte avremo una squadra con tanta qualità”.
LUKAKU – “Lo conoscete, sapete quello che può fare. Io da allenatore l’ho rivoluto qua con entusiasmo, questo dell’ultimo mese è il Lukaku che ci aspettavamo. Purtroppo è successo l’infortunio, così come a Brozovic e la squadra ha dovuto soffrire senza di loro anche se abbiamo giocato diverse grandi partite senza di loro. Sappiamo che anche in questa condizione forse Lukaku non può fare tre partite intere in una settimana”.
ARBITRO – “Mi conoscete, difficilmente ne parlo. All’andata c’è stato un episodio, il fallo di Krunic su Bastoni, che sicuramente avrebbe dato al risultato un qualcosa di importantissimo. Ma non c’è nessun problema, allo stesso modo non c’è per Turpin che è francese e ci sono quattro francesi nel Milan”.
CRITICHE ECCESSIVE – “Leggo e ascolto poco, ma so tutto. Sulle scelte sappiamo cosa succede: in base al risultato vedi dove ha giocato tizio o caio. È una scelta continua, il mestiere lo impone. Per quel che riguarda domani, uno ha in mente qualcosa però non sai mai dove va la partita”.
CALHANOGLU – “Come ho fatto a trasformarlo in regista? È stato bravissimo, come Darmian da terzo di difesa che non aveva mai fatto. Ho la fortuna di allenare giocatori di grandissima qualità che si adattano alle situazioni. Fece lo stesso Luis Alberto alla Lazio, lui era un attaccante esterno e poi è diventato una mezzala tra le più importanti d’Europa”.
SOGNO A UN PASSO – “Siamo a novanta minuti da un sogno, che avevamo con questi ragazzi. Sono fortunato ad allenarli. Adesso ci manca l’ultimo passo in campionato, ma la nostra testa è a domani e sappiamo di essere molto vicini. Però dobbiamo giocarla, perché non siamo già in finale. Paura del ‘braccino’? Il braccino non deve venire, abbiamo giocatori che hanno disputato finali, ci sono campioni d’Europa e del mondo che sanno il valore della partita. Dovremo giocarla come abbiamo fatto negli ultimi derby e negli ultimi mesi. Se abbiamo la sensazione che dipenda tutto da noi? Assolutamente sì”.
SPARTIACQUE STAGIONE – “Siamo consci del fatto che le partite possono indirizzare un’intera stagione, ma allo stesso tempo sappiamo quel che è stato, la strada in salitae le critiche che se non sono pretestuose – come spesso accade – ci devono senz’altro essere”.
CONSAPEVOLEZZA – “Il lavoro quotidiano ci ha portato ad avere questa consapevolezza. Non abbiamo una rosa lunga, siamo in venti, doppi nei ruoli sì ma con ragazzi come Zanotti, Carboni e Fontanarosa… Per loro partite del genere sarebbero complicate. Abbiamo avuto qualche infortunio di troppo, poi però dopo il Mondiale si è creato qualcosa. C’era la speranza di arrivare fin qui, ma non era preventivato. Solo con tanti ricambi potevamo gestire un calendario impossibile”, ha concluso Inzaghi.