Il difensore centrale nerazzurri ha parlato durante la conferenza stampa di rito alla vigilia della semifinale di ritorno di Champions League contro il Milan
L’Inter deve suggellare la grandissima prestazione maturata nel corso dei novanta minuti della gara d’andata delle semifinali di Champions League con un’altrettanto coraggiosa entrata in scena domani sera, sul manto erboso di San Siro, nella sfida conclusiva dell’euroderby contro il Milan.
Ne è consapevole anche il difensore centrale Francesco Acerbi, accompagnatore di Simone Inzaghi nella consueta conferenza stampa di rito della vigilia. “Loro vorranno ribaltare il risultato, sappiamo già come scenderanno in campo. Vorranno fare l’impossibile, noi dobbiamo farci trovare pronti. Sarà una partita ancora più difficile, dovremo fare di tutto per passare il turno“, ha aperto il calciatore.
“Si tratta di una partita adrenalinica, che unisce la voglia di fare qualcosa di straordinario all’ansia della vigilia. Un’ansia comunque positiva. In queste occasioni mille pensieri ti attraversano la mente, sia buoni che meno buoni. Affrontiamo una squadra forte come lo siamo anche noi, ma è ancora presto per dire l’ultima parola“, ha poi continuato Acerbi nella sua analisi pre-partita.
Acerbi frena l’entusiasmo e infonde attenzione: “È ancora tutto aperto”
Il focus del difensore è calato poi sull’impatto che un’eventuale eliminazione potrebbe avere nel percorso complessivo della stagione in nerazzurro: “All’andata non abbiamo esultato troppo, saremmo sciocchi a pensare di avere qualche probabilità in più rispetto a loro di uscirne vincitori. È tutto ancora aperto e dobbiamo avere l’approccio giusto, con equilibrio. Certo è che se non passassimo il turno, sarebbe davvero una stagione di m****. Ci vuole poco per trasformare l’annata in un fallimento. Finora però è stata una stagione decisamente positiva”.
“Tornerà Leao – ha quindi aggiunto in conclusione Acerbi – che è il loro miglior giocatore. Faremo del nostro meglio, tutti noi, per arginarlo. Noi siamo migliorati nella fase difensiva e i meriti vanno davvero a tutti“. La cura del dettaglio, dunque, sarà ciò che potrebbe fare la differenza tra il passaggio in finale di Champions League e la totale disfatta, quando l’obiettivo sembrava ad un passo dall’essere raggiunto. Anche Inzaghi non vede l’ora di scendere in campo per la resa dei conti, ma serviranno attenzione e disciplina. Guai a fomentare gli animi o sentire la tensione sin dentro le gambe. Perché saranno proprio quelle, assieme alla concentrazione mentale, a definire la linea sottile della posta in palio.