Il rapporto del tecnico piacentino con il club nerazzurro è stato spesso macchiato di critiche e indugi sul futuro, ora si apre il duplice scenario con tanto di riscontro della presidenza
Il risultato positivo conquistato a denti stretti nel corso della seconda semifinale dell’euroderby contro il Milan ha permesso all’Inter di staccare il pass per la finale di Champions League con destinazione Istanbul, per la quale c’è già grande movimento a caccia dei biglietti e dei voli aerei. Grande merito non soltanto ai ragazzi duramente impegnati sul terreno di gioco, ma anche alla grande preparazione fisica e mentale impartita da Simone Inzaghi nel corso delle ultime settimane di duro lavoro sui campetti d’allenamento.
Per il tecnico piacentino si tratta di una soddisfazione immensa. Un traguardo ambizioso per il quale l’Inter non era neppure tra le favorite, ma che ha spezzato ogni pronostico e superato persino tutti i predecessori. Le critiche piovutegli addosso, ora come ora, lasciano il tempo che trovano. Perché per quanto importante e cruciale resti l’altro obiettivo di conquista della qualificazione alla prossima edizione della massima competizione europea per club, l’Inter ha bisogno di godere e vivere il momento attuale. Senza troppi pensieri su quel che sarà il futuro. La storia è qui, adesso. E pensare che ci possa essere un futuro senza Inzaghi, fa rabbrividire molti.
Di recente si sono fatte numerose ipotesi su chi potesse prendere il suo posto, etichettando Thiago Motta come potenziale erede. Il nome del piacentino, invece, ha finito per suggestionare molto anche alcune realtà di Premier League. Tanto che persino il Tottenham avrebbe lanciato le proprie occhiate d’intesa con i suoi rappresentanti qualora l’epilogo in nerazzurro non fosse stato dei migliori. A suggellare questa ipotesi di mercato è stata anche la presenza del figlio Tommaso, ormai stanziato stabilmente a Londra ove ha conseguito una Laurea in Media Business presso l’Università di Westminster appena un annetto fa.
Zhang ha deciso, senza filtri: “Inzaghi sempre composto”
Ciononostante, la dirigenza dell’Inter ha voluto prendere da subito posizione mettendo diversi paletti a qualsiasi potenziale concorrente volta a strappare Inzaghi dalle mani di Steven Zhang prima del tempo.
Lo stesso presidente, in un recente intervento pubblico a margine della sfida contro il Milan, non ha lasciato scampo ad ulteriori dubbi: “Sarà lui l’allenatore dell’Inter da qui al prossimo futuro“. Una blindatura importante, voluta e sostenuta. “È un allenatore in gamba, sempre molto composto in qualsiasi situazione. Che vinca o che perda, non si lamenta mai. E soprattutto non mi chiede mai giocatori per rinforzare la squadra. Ha qualità“, ha quindi aggiunto Zhang. Il terremoto mediatico subito da Inzaghi può dirsi ufficialmente chiuso. Meritatamente, si potrebbe aggiungere.
Non solo Inzaghi, anche Allegri sotto scacco: “Se non passa il turno è fuori”
Inzaghi non è stato l’unico, nell’ultimo periodo, a subire continue pressioni mediatiche sulle possibilità di esonero a fine stagione. Anche Massimiliano Allegri, nonostante la voglia di proseguire in bianconero, potrebbe rischiare qualcosa.
A sottolineare questo aspetto è stato l’ex attaccante Fabrizio Ravanelli, ospite della trasmissione in diretta streaming ‘TvPlay‘: “Allegri sarà giudicato come tutti gli altri, per risultati. Lui sa bene che la sua squadra non ha avuto meriti particolari in questa stagione e quindi se dovesse essere eliminata dall’Europa League potrebbero esserci seri ripensamenti sulla sua posizione nell’organigramma societario della Juventus“.