Un po’ a sorpresa, ieri sera, al termine di Inter-Milan, Lautaro Martinez ha parlato di una possibile operazione alla caviglia. Ecco come sta il Toro
Ha fatto esplodere il Meazza, spezzando con un tiro pieno di rabbia tutte le speranze residue della Milano rossonera. Il suo goal nell’Euroderby di ritorno ha messo il punto finale su una doppia sfida sempre controllata dai nerazzurri. E la superiorità netta dinostrata dall’Inter la si deve alla presenza in campo di un trascinatore come Lautaro.
La sua partita, fino alla rete, era stata di puro sacrificio, di lavoro straordinario lontano dalla porta, con serpentine, spallate e colpi di classe per crearsi l’occasione giusta o far rifiatare la squadra. Poi, appena ne ha avuto l’opportunità, l’ha messa dentro. Sa come si fa, Lautato. È un campione del Mondo. E l’Inter ha fatto tesoro di quella sua esperienza al Mondiale in Qatar, anche se, per il Mondiale, avrebbe potuto perdere Lautaro a lungo.
Lo ha confessato lo stesso attaccante ai microfoni di Sky. In Qatar, Lautaro non stava bene, ma ha stretto i denti e sopportato il dolore, e poi ha anche valutato un’operazione alla caviglia che avrebbe potuto allontanarlo per mesi dalla maglia nerazzurra.
E invece le cose sono andate diversamente. Un po’ di riposo, e il Toro è tornato più forte di prima. Sono venticinque, i goal in stagione. E tutti ben distribuiti. Tempo fa si accusava l’argentino di essere letale solo contro le piccole. Quest’anno ha invece dimostrato di poter far male a chiunque, anche in Champions.
Lautaro vuolo la coppa, dopo aver valutato l’operazione alla caviglia
La serata dell’Euroderby di ritorno resterà a lungo nella memoria collettiva, e l’immagine simbolo sarà l’esultanza del Toro di fronte alla curva. “C’è tanta storia qui dentro“, ha detto l’argentino, riferendosi allo stadio, “e abbiamo affrontato la partita nel modo in cui dovevamo farlo. Guardiamo avanti, siamo molto fiduciosi per quello che arriverà“.
Lautaro sa di essere diventato un giocatore diverso, più consapevole dopo aver vinto il Mondiale. “Alzare quella coppa è speciale, io provo sempre a dare il massimo. Sono maturato tanto anche grazie alla famiglia e in campo si vede“, ha detto ai microfoni di Sky. “Ho compagni che mi fanno crescere ogni giorno, ad esempio al Mondiale ho imparato tantissimo da Messi“.
Ma è un fatto che l’Inter dipende molto da Lautaro. Ogni volta che il Toro è calato, i nerazzurri sono andati in difficoltà. “Io soffro tanto quando non gioco come vorrei“, ha spiegato l’attaccante. “A volte c’è un calo fisico che incide tanto“.
“Con la caviglia distrutta stavo valutando un’operazione“, ha spiegato ancora Lautaro. “Durante il Mondiale ho sofferto tantissimo. Poi sono tornato qui e quei dieci giorni di riposo in Argentina mi hanno aiutato tanto come i lavori personalizzati. Ora sono in gran forma sia mentalmente che fisicamente“.
Attenti allo United e al Real: in estate possibili assalti al Toro
Che Lautaro Martinez avesse giocato con problemi fisici ai Mondiali in Qatar, lo aveva rivelato anche il suo agente Alejandro Camano, che a inizio dicembre parlò di un forte dolore alla caviglia destra, di infiltrazioni e sacrificio. L’Inter era infatti molto preoccupata e si temeva che il Toro sarebbe tornato dal Mondiale a pezzi.
Per fortuna la forza del gruppo ha aiutato l’attaccante a vincere nonostante il problema con la caviglia che lo ha condizionato. Lautaro non è stato protagonista con la squadra argentina, ma ha dato tutto, nonostante il dolore. E questo è il suo pregio più grande: ha lo spirito di un guerriero.
Intanto in Inghilterra continuano a parlare di un interesse reale da parte dello United per Lautaro: i Red Devils vorrebbero prendere un attaccante con le caratteristiche del Toro, dopo aver capito che sarà difficile arrivare a Kane. E dalla Spagna crescono le voci di un possibile addio di Benzema al Real dopo quattordici stagioni.
In questo senso, Florentino Perez potrebbe chiedere l’argentino a Marotta, spingendosi fino a una valutazione da 80 milioni (o tutti cash o tramite una parte liquida e qualche contropartita interessante). Il Toro sarebbe gradito anche ad Ancelotti.