Turpin, arbitro francese a cui è stata affidata la direzione della semifinale di ritorno di Champions League, avrebbe potuto inguaiare l’Inter
Dopo le polemiche assai strumentali della vigilia (con Tonali e Pioli al veleno su una dichiarazione apocrifa di Inzaghi), l’arbitro francese si è distinto per una direzione per molti versi perfettibile. C’è un errore macroscopico: manca il rosso diretto a Krunic per un intervento killer su Calhanoglu.
Clement Turpin, l’arbitro francese che ha diretto ieri l’Euroderby, si è dimostrato poco sicuro e preciso. Aveva impostato una partita sfrutturata su un metro di alta tolleranza, sanzionando raramente con cartellini. Ma il derby lo ha mandato subito in confusione. E così ha stravolto il piano iniziale, fischiando troppo e male. Troppe sbavature e un po’ di errori gravi per il transalpino.
Si comincia subito in salita: la partita è spezzettata da tanti falli, e all’inizio il francese sembra non vedere affatto i calcioni e le spallate con cui i difensori milanisti bloccano Dzeko e Lautaro. Poi arrivano gli errori più gravi.
Al 6’, Leao blocca Dumfries e si meriterebbe il giallo. Stessa storia al 10’, quando Theo colpisce Barella alla caviglia. Poi al 24′, c’è un fallaccio di Calabria su Dimarco. L’Inter rischia anche di prendere goal, sul secondo caso, cioè nell’azione palesemente viziata dal fallo su Barella, e per fortuna Diaz grazie i nerazzurri.
La grande occasione di Brahim Diaz è stata neutralizzata da Onana, ma se il Milan avesse segnato, per l’Inter ci sarebbe stato tantissimo da recriminare.
Il peggio arriva nella ripresa, quando Krunic entra sulla caviglia di Calhanoglu con ritardo e cattiveria. Per fortuna il piede del turco scivola un po’ in avanti, altrimenti darebbe stata una violenza dalle gravi conseguenze. Il fallo a gamba tesa e con tacchetti esposti andava sanzionato con il rosso.
Le proteste dell’Inter vengono poi mal gestite dal signor Turpin, che ammonisce anche Lautaro Martinez, il quale era andato ad allontanare un esagitato Kalulu da Calhanoglu ancora a terra e dolorante. Poi c’è Theo che va con la gamba alta a colpire la testa di Dumfries.
Bruttissima, insomma, la partita di Turpin. Era stato presentato come un arbitro di alto profilo, e invece ha sbagliato tantissimo dal punto di vista tecnico e da quello disciplinare. Anche il Milan può reclamare. C’è un leggero abbraccio di Denzel Dumfries da dietro ai danni di Leao, che poteva portare al rigore, almeno coerentemente alla direzione dell’arbitro. Per fortuna il francese si è trattenuto.
C’è anche un fallo di Junior Messias su Calhanoglu che meritava un giallo. Un ammonizione non sarebbe stata invece severa per Acerbi, che ha rifilato un pestone gratuito a Tonali. Poi, all’improvviso, l’arbitro si è ricordato di poter ammonire, e ha tirato fuori cinque gialli in quattro minuti. L’unica decisione giusta della serata è arrivata al 78′, quando Turpin ha chiamato a sé Tonali e Barella dopo un faccia a faccia tra i due e li ha ammoniti.
Avevano fatto scalpore le parole di Simone Inzaghi sul fischietto francese alla vigilia. Il Milan ha provato a marciarci su e poi sui social si è scatenata la solita, inutile bufera. Ma cosa aveva detto l’allenatore dell’Inter? Un giornalista gli aveva domandato se si sentiva tranquillo con un arbitro francese, dato che nel Milan c’erano cinque oltremontani in campo.
“Non c’è nessunissimo problema domani“, aveva risposto il mister. “Ho tanti amici, conoscenti nel calcio che, insomma, quando hanno visto la designazione di un arbitro francese con quattro giocatori francesi del Milan in rosa, non c’è nessunissimo problema… abbiamo massima fiducia“.
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