Il tecnico piacentino si è preso il proprio, ed ennesimo, trionfo stagionale contro tutto e tutti. Altra prova di carattere offerta da parte di un altro nerazzurro nel vivo dell’Euroderby di ritorno
Mai come prima d’ora, Simone Inzaghi ha dimostrato nel corso di questa stagione di saper toccare il fondo per poi arrivare in cima alla montagna, dove da lassù il panorama è stupendo. E’ questa, infatti, la ‘parabola’ che contraddistingue al meglio l’annata vissuta sin qui da parte dell’Inter e del proprio allenatore.
Pur avendo racimolato 11 sconfitte in campionato, epilogo che chiaramente non deve verificarsi più, il tecnico piacentino, nonostante tutto: è quest’oggi piazzato al terzo posto nella classifica generale di Serie A, ha alzato al cielo una Supercoppa nello scorso gennaio contro il Milan, è in finale di Coppa Italia e si trova, per giunta, a dover disputare la prima finale di Champions League della propria carriera, seppur in vesti da allenatori. Già quattro, dunque, le rivincite personali che Simone Inzaghi si è preso fino a questo momento della stagione…Anche se, non vi pare che ce ne sia un’altra?
Contro tutto e tutti, infatti, scatenando inoltre un’ira generale da parte dei tifosi interisti all’approdo di Francesco Acerbi all’Inter, l’ex allenatore della Lazio ha avuto la bravura ed il merito di puntare ancora una volta, anche a 35 anni, su un profilo come quello del classe ’88, accusato di essere fino a poco tempo fa un milanista oltre che un professionista inadeguato, cosa del tutto smentita dallo stesso Acerbi a suon di prestazione.
Acerbi una delle rivincite più grandi di Inzaghi: entrambi hanno fatto ricredere l’Inter e tutti i suoi tifosi
Che sia campionato, Coppa Italia, Supercoppa o Champions League non fa differenza: Francesco Acerbi, come già ampiamente dimostrato nel corso di questa stagione, sa sempre e comunque come rendersi utile alla causa interista risultando, tra le tante cose, non soltanto un grandissimo professionista ma anche uno dei calciatori dell’Inter che, ogni qualvolta scende sul terreno di gara, risulta quasi sempre tra i migliori in campo.
Anche nella serata di martedì sera, infatti, l’ex centrale della Lazio – accusato all’epoca di aver favorito in qualche modo il Milan nella propria rincorsa allo scudetto durante la gara disputatasi proprio contro i biancocelesti – è stato in grado di strappare i migliori applausi di circostanza dal proprio pubblico. Una gara sontuosa la sua e, a tratti, senza alcuna minima sbavatura. Oltre ad aver annullato totalmente Giroud, Francesco Acerbi si è preso anche la responsabilità di accompagnare, in più e più circostanze, diverse avanzate offensive della propria squadra.
Il classe ’88 ha, a onor del vero, non soltanto comandato al meglio la propria retroguardia, ma si è anche preso la briga di impostare, talvolta, sulla linea di centrocampo o di arrivare, addirittura, sino all’area di rigore avversaria, proprio come testimoniato dai suoi due tiri effettuati in tutto l’arco della gara. Per il resto, il difensore ha sì subito un dribbling, totalmente innocuo tra l’altro, ma è anche stato in grado, tra le tante cose, di vincere 4 contrasti di gioco aerei e 3 con la palla per terra. Una prestazione, a tutti gli effetti, importantissima la sua se si considera inoltre il fatto che, a 35 anni inoltrati, lo ribadiamo, Simone Inzaghi lo sta schierando sempre e comunque da titolare.
Anche ieri, infatti, Acerbi ha totalizzato 90 ed oltre minuti di gioco risultando, non a caso, il calciatore che il tecnico piacentino sta impiegando maggiormente in tutti questi ultimi mesi. Anche in questa circostanza, ad aver avuto ragione da vendere è stato proprio l’ex allenatore laziale, tecnico che ha non soltanto reso a tutti gli effetti Acerbi un vero e proprio stakanovista – 3501′ complessivi in questa stagione per lui – ma che ha, dunque, ‘collezionato’ la sua quinta rivincita personale assieme a quelle che vi abbiamo già citato prima.