Voci dai confini statunitensi per l’acquisizione delle quote societarie nerazzurre il prossimo autunno, Zhang stretto nella contesa con Investcorp e nuovi potenziali investitori
Notizie saltate fuori qua e là che hanno spesso destabilizzato ambiente e tifoseria nerazzurre inerenti alla cessione delle quote societarie dell’Inter da parte del presidente Steven Zhang, principale uomo mercato e responsabile della gestione degli affari del colosso cinese Suning all’interno dell’organigramma di Viale della Liberazione, nei riguardi di potenziali investitori esteri. La verità, come in tutte le cose, sta nel mezzo.
Perché se da un lato gli interessamenti da parte di cordate del Medio Oriente, come nel caso di Investcorp, sono stati realmente ravvicinati e i contatti intrapresi quantomeno a scopo conoscitivo sulla scia delle dichiarazioni lanciate dal direttore generale del gruppo fondiario del Bahrain nel recente passato, Zhang ha spesso messo egli stesso i bastoni fra le ruote a qualsiasi minaccia esterna. Come a voler rimarcare la propria posizione, nettamente inversa a quella di ‘presidente bisognoso’ di una cessione immediata. La figura del giovane imprenditore, a tratti controversa, ha invece destato sempre grande fiducia e compattezza di vedute. Anche con il resto della dirigenza nerazzurra, dall’amministratore delegato Giuseppe Marotta al CEO Corporate Alessandro Antonello, per finire allo stesso tecnico Simone Inzaghi. Eppure, Zhang è ben consapevole che senza una serie di cessioni mirate in estate e la qualificazione alla prossima Champions League da almeno 50 milioni di euro di ricavi, le sue chance di sedere ancora sulla poltrona presidenziale si riducono notevolmente.
Zhang temporeggia, in autunno la svolta: ne va di mezzo Oaktree
Egli infatti non ha modo di donare nuova liquidità alle casse societarie in seguito al grave blocco imposto dal Governo cinese sull’operatività nel mercato europeo da parte di aziende locali.
Senza quella liquidità, lo spezzone restante di debito da ripagare al fondo americano Oaktree non potrà certo pagarsi da solo. Si tratta di almeno altri 275 milioni di euro entro e non oltre la scadenza ultima del prossimo anno. I tempi corrono. E Zhang non può che prendere in considerazione, quantomeno a distanza, tutte le principali offerte che gli vengono poste sottomano con cadenza regolare. L’ultima, proprio da una cordata di imprenditori statunitensi, composta da una cifra inferiore al miliardo di euro precedentemente fissati come limite minimo per intraprendere una fruttuosa trattativa fra le parti. Il prossimo autunno, in ogni caso, qualcosa potrebbe cambiare. Con o senza Investcorp, con o senza Oaktree.
Zhang giura fedeltà all’Inter: “Abbiamo riportato questo club al top, faremo di tutto pur di restare su questi standard”
Nonostante le insistenti voci riguardanti una potenziale cessione dell’Inter per quello che ne concerne a proposito dei diritti alle quote societarie, l’attuale patron nerazzurro Steven Zhang, al termine della vittoria ottenuta ai danni del Milan in occasione dell’Euroderby di ritorno, ha da quel momento in poi lanciato un forte messaggio al mondo intero spezzando, di fatto, qualsiasi tipo di rumors sul fronte societario. Queste le sue dichiarazioni.
“Questo è il settimo anno che mi trovo qui, avevo ancora 24 anni nel momento in cui sono arrivato. Fa strano pensarlo, ma in questa squadra ci sono diversi giocatori che non avevano mai giocato in Champions ed ora, invece, abbiamo fatto un qualcosa di grande rendendo possibile questo sogno. Siamo riusciti nel nostro intento, abbiamo finalmente riportato l’Inter al top e finché saremo qui faremo di tutto pur di mantenere questo club allo status attuale. I risultati testimoniano quanto duramente abbiamo lavorato. In qualsiasi altra campagna acquisti che verrà tenteremo di costruire una squadra migliore. Intendiamo continuare così, questa è una società colma di successi e fatta apposta per vincere“.