Pep Guardiola pensa alla finale di Champions, ma non solo: l’allenatore non si fida dell’avversario e soprattutto della situazione giudiziaria del proprio club
“Spero che non si debbano aspettare due anni“, ha dichiarato Pep Guardiola ai media britannici a proposito delle accuse da cui il Manchester City deve difendersi in Inghilterra. Si parla di gravi violazioni finanziarie.
“Mi piacerebbe che la Premier League e i giudici decidessero il prima possibile“, ha continuato l’allenatore. “Così se abbiamo fatto qualcosa di sbagliato, lo sapranno tutti, e se invece abbiamo fatto le cose per bene negli anni, la gente smetterà di parlarne“.
Il tecnico, in passato, ha dichiarato che, nel caso di colpevolezza del Manchester City, lascerebbe subito la sua panchina. Ma, senza quella sicurezza, continuerà a lavorare senza problemi con la squadra che ha portato in finale di Champions e con cui si potrebbe aggiudicare un Triplete.
Il Manchester City, finito sotto accusa a febbraio, per una serie di violazioni delle norme finanziarie relative al periodo che va dal 2009 al 2018, secondo gli inquirenti non avrebbe collaborato con le indagini, nascondendo parecchie questioni rilevanti.
Pep Guardiola non si fida di Inzaghi e dell’Inter: “Mi hanno impressionato“
Oltre a ragionare del suo futuro al Manchester, Pep Guardiola ha anche parlato dell’Inter, l’avversaria della sua squadra nella finale di Champions League. E a quanto pare Guardiola, al contrario di quasi tutti gli esperti di calcio, non è così sicuro di sé: non si fida dei nerazzurri.
“Ho cominciato a guardare qualche minuto di Inter, qualche situazione, e sono davvero impressionato”, ha detto Pep alla Gazzetta dello Sport. “Mi hanno impressionato per quello che fanno, ma anche per il loro linguaggio del corpo. Dopo aver cominciato a guardarli, ho chiamato degli amici che vivono in Italia per chiedere loro un parere sull’Inter: mi hanno detto tutti di stare all’erta perché fanno sul serio“.
“Non c’era bisogno che me lo dicessero“, ha continuato il tecnico. “L’avevo già capito guardando quei pochi minuti, quelle situazioni. Certo che l’Inter può batterci. Hanno vinto questo trofeo tre volte e noi nessuna. Tuttavia, vogliamo giocare al meglio per non essere battuti“.
Poi il tecnico del City ha elogiato il calcio italiano, dicendo che non è certo un caso di trovare tre italiane nelle finali delle tre coppe. “Ho giocato in Italia, conosco la mentalità che le squadre italiane hanno nelle finali. Non dimentichiamo che vent’anni fa la Serie A era il miglior campionato del mondo e tutti, giocatori e allenatori, volevano giocare lì“.
In Inghilterra gonfiano il petto: tutti danno il City per vincente
Quindi, per Guardiola, la finale contro un’italiana sarà complicata. “Da quando sono qui abbiamo vinto tanto: a volte penso sia ingiusto che ci serva la Champions per avere credito per quello che abbiamo fatto, ma è così e dobbiamo accettarlo“.
“So che non saremo completi senza vincere anche la Champions. A volte giocare con questa pressione è fantastico, necessario. Parliamo spesso tra di noi, ci diciamo che dobbiamo farlo. Ma allo stesso tempo, se non lo facciamo e continuano a vincere, sono sicuro che prima o poi ci riusciremo. Ma adesso abbiamo l’occasione di essere in finale e dobbiamo provarci”.
Pep è un vincente ma è anche bravo a mostrarsi umile. Anche in questo caso, quindi, l’elogio all’Inter potrebbe essere solo formale. In Inghilterra parlano di un City carico e molto sicuro di sé, per nulla distratto dai problemi societari.
Per i media inglesi la Champions è già dei Citizen. Sul valore del manager non si discute. Il tecnico spagnolo, con la vittoria della Premier League 2022/23, ha festeggiato l’undicesimo titolo nazionale dalla stagione 2008-09, anno della prima sulla panchina del Barcellona.